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Ibra chiama, Ancelotti approva, De Laurentis si mette in moto e prova il colpaccio. “Napoli a è una piazza che crea entusiasmo: con me il San Paolo sarebbe pieno ogni domenica. E poi c’è Ancelotti, un grande”, dice il primo. “Lo aspettiamo a Napoli”, replica l’allenatore. “Dipende da lui”, chiude il gran patron del Napoli. I presupposti, ora solo verbali, per far approdare all’ombra del Vesuvio Ibrahimovic ci sono tutti. E con lui far sognare il popolo azzurro. Ma l’operazione potrebbe materializzarsi solo a gennaio, con il mercato invernale. Non solo un sogno, almeno per ora a sentire ADL. Ibrahimovic? E’ un amico, l’ho conosciuto a Los Angeles perché eravamo nello stesso albergo”, ha spiegato il numero 1 azzurro A margine del pranzo Uefa a Salisburgo prima della sfida di Champions contro gli austriaci. “L’ho invitato a cena con moglie e figli e abbiamo passato una serata strepitosa. Potrebbe essere un desiderio vederlo in azzurro più che una suggestione, dipende da lui”. Il sogno Ibra resta. Ma c’è da sistemare i contratti di Mertens-Callejon, in scadenza a giugno 2020. AdL è chiaro. “Ho fatto una proposta di allungamento di contratto. Per me sono super pagati data l’età, se vogliono andare altrove non mi opporrò. Gli ho detto che gli riconosco lo stesso stipendio attuale. Ne riparleremo”.
