I voti dei pentastellati sui temi della Costituente, utili per cambiare simbolo e codice etico

Si avvicina la Costituente dei Cinque Stelle e ora si sanno anche i temi presenti al centro della mega convention pentastellata. Mentre infuria la battaglia tra il presidente Giuseppe Conte e il fondatore Beppe Grillo, gli iscritti e anche i simpatizzanti del Movimento hanno votato su quali debbano essere le questioni dirimenti da trattare. E tra queste c’è anche il nodo del simbolo del M5s, del codice etico e del secondo mandato per gli eletti.

Sulla piattaforma scelta dal M5s le preferenze espresse tra iscritti e simpatizzanti sono state 153.985. Per i primi le votazioni sono concluse  domenica 22 settembre alle 23.59, mentre per i secondi le operazioni si sono interrotte venerdì 20. Nello specifico sono stati scelti 12 temi su 20 indicati che costituiranno il centro delle discussioni alla Costituente.

I temi votati sulla piattaforma M5s

Il primo è la Riforma del Sistema sanitario nazionale e tutela della persona, con 12.728 preferenze, secondo la Crescita economia inclusiva e lavoro dignitoso, con 11.254 voti. Poi di seguito una serie di materie considerati imprescindibili per il M5s: dal Contrasto all’evasione fiscale e etica nell’impresa (10.655 preferenze), alla cosiddetta Politica di pace ed Europa (9185). Per non dimenticare l’anima giustizialista del Movimento 5 Stelle, iscritti e simpatizzanti hanno ribadito La centralità della questione giustizia nell’azione politica del Movimento, con 8985 voti. Spazio anche alla Transizione ecologica e patrimonio naturale per un’ecologia integrale, con 8.943 preferenze.

Settima come questione prioritaria si è attestata proprio la Revisione dello Statuto per discutere dei ruoli del Presidente e del Garante, il nome e il simbolo del Movimento e la riorganizzazione dei Gruppi territoriali, con 7.814 voti. E poi ancora: Informazione libera e sovvenzioni alla cultura, 7.811; Riforma della scuola primaria e secondaria, 7.589; Riforme per un maggior equilibrio territoriale nel Paese, 7.480; Revisione del Codice etico per candidature e alleanze, 7.414; Università e ricerca scientifica, 7.400; Infrastrutture e rete nazionale per trasporto, 7.322; Un nuovo modello per i servizi sociali e assistenziali, 7.036; Revisione della Carta dei principi e dei valori, 6.402; Transizione digitale e utilizzo responsabile della IA, 5.638; Contrasto alle discriminazioni e violenza di genere, 5.547; Diritto all’abitare, 5.324; Più voce ai giovani e coinvolgimento attivo nel Movimento, 4.876; Qualità della vita nei centri urbani, 4.582.

Nel mentre il fondatore e garante Grillo ha iniziato una lotta senza quartiere alla leadership di Conte. Per lui la Costituente è una farsa ma dai suoi lapidari post sul blog è passato alla raccolta di lamentele verso la gestione del Movimento da parte dell’ex premier, una bacheca in cui tutti anche in maniera anonima possono rivolgere le proprie critiche al leader. “Grandissima partecipazione per l’avvio de La Bacheca del Mugugno! Sono arrivate ben 22.837 e-mail! Grazie a tutti per il riscontro! Ci scusiamo con tutti voi ma non possiamo naturalmente pubblicare tutti i mugugni che riceviamo ma solo selezionarne alcuni, ecco gli ultimi ricevuti”, ha scritto il comico su Facebook.

Tra i diversi contributi, alcuni anonimi, altri firmati solo con le iniziali, c’è quello di una ex consigliera di Reggio Emilia che si lamenta della gestione territoriale, chiedendo aiuto non a caso a Grillo: “Se si può ancora salvare qualcosa possiamo farlo insieme ma solo con il tuo aiuto. Altrimenti? Una scissione? Se non c’è altra strada meglio pulirsi dalle scorie”. Anche un ex presidente di municipio di Roma ha inviato il suo “mugugno” perché afferma di non poter “sopportare di vedere il nostro amato Movimento ridotto in queste condizioni” e di vedere “nelle lettere del presidente Conte molta vecchia politica… Dobbiamo tornare alle Origini”. Insomma, Grillo si sta attaccando ai mugugni degli ex pentastellati per minare la leadership di Conte. La resa dei conti si avvicina.

Nel M5s si è conclusa la prima fase del processo che porterà all’Assemblea costituente, in programma tra fine ottobre e inizio novembre. Gli attivisti pentastellati, come scritto, hanno individuato i dodici temi che saranno oggetto di discussione e di definizione di più specifiche proposte da porre al centro del confronto deliberativo, i più importanti obiettivi strategici che devono orientare l’azione politica del Movimento e i più rilevanti cambiamenti utili a rendere più efficiente la nostra organizzazione secondo la nostra comunità”. Tra questi troviamo le radici del Movimento, a partire dal nome e dal simbolo, senza dimenticare uno dei dossier più dibattuti negli ultimi anni: la regola dei due mandati.

Dossier che dividono Conte e Grillo. Emblematica la spaccatura sul limite dei due mandati: il dibattito della costituente valuterà se mantenerlo, prevederne dei casi di deroga o allungarlo, decretando di fatto la fine del M5s delle origini.

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