I migliori Vini di Luca Maroni, al Salone delle Fontane: cronaca di un successo

Si è conclusa domenica 19 febbraio la prestigiosa kermesse enologica “I migliori vini di Luca Maroni”. A Roma nella splendida cornice razionalista del Salone delle Fontane all’ Eur hanno “sfilato” bianchi, rossi, rosati, vini mossi e non, esclusivamente made in Italy. Dal 16 al 19 febbraio, questi meravigliosi vini hanno solleticato il palato di esperti ed appassionati, che hanno potuto degustare oltre 600 etichette, provenienti da tutto lo stivale, grazie alla partecipazione di 160 espositori, tra le migliori realtà enologiche e gastronomiche in circolazione.

L’evento ideato da Luca Maroni, analista sensoriale e nota firma enologica italiana, è stato un successo con un grandissimo numero di visitatori (circa 8500) che sin dal pomeriggio hanno affollato per 4 giorni gli spazi del Salone delle Fontane, per assaggiare il meglio della realtà enologica italiana e degustare alcune prelibatezze gastronomiche selezionate tra le eccellenze regionali nostrane. In occasione della nostra visita alla manifestazione abbiamo anche intervistato per “Cucina e Dintorni” colui che ha creato la guida e l’evento “I migliori vini”, e cioè Luca Maroni in persona, che ci ha raccontato un po’ di se, del mondo del vino e ci ha fatto un bilancio di questa splendida edizione dei Migliori Vini. Se volete saperne di più guardate l’intervista a Luca Maroni:

Tornando alla cronaca della kermesse enoica, anche quest’ anno “I Migliori Vini Roma” si è aperta giovedì sera, con la consueta cerimonia di consegna dei riconoscimenti(rigorosamente su invito), da parte del grande analista sensoriale Luca Maroni alle migliori aziende vitivinicole italiana. I vini sono stati premiati secondo il metodo di degustazione scientifico creato da Maroni, fondato sul principio che la qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore e sui tre parametri di Consistenza, Equilibrio e Integrità. Premiate diverse categorie tra i rossi e i bianchi, in particolare qui di seguito vi riportiamo la lista dei migliori 15 in assoluto che hanno raggiunto il massimo punteggio di 99 IP: Montepulciano d’Abruzzo Janù 2013 di JASCI & MARCHESANI, 62° Anniversario Primitivo Riserva 2013 di CANTINE SAN MARZANO, Nero a Metà 2014 di MASTROBERARDINO, Eremo San Quirico Aglianico Campi Taurisini Cru di NATIV, Ben Ryé Passito di Pantelleria 2014 di DONNAFUGATA, Tosone Nero d’Avola Terre di Sicilia IGT 2015 di TOSONE, Vecciano 2014 e Barbanera da DUCA DI SARAGNANO, Baccarossa 2014 E DonnaLuce 2015 da POGGIO LE VOLPI, Laccento Ruché di Castagnole Monferrato DOCG 2015 di MONTALBERA, Terra del Ruché Tabano Bianco 2015 di MONTECAPPONE, Athos Corte Medicea 2014 di BOLLINA, Ronco di Sassi Primitivo Appassimento 2015, Provinco Rinforzato Primitivo Appassimento 2015 da GIORDANO VINI.

Invece gli insigniti del premio 1°Miglior Vino Rosso italiano sono: Vigramorello Gutturnio Doc Superiore 2015 di La Tosa, Montiano 2014 di Falesco, Papale Primitivo Di Manduria Linea Oro 2014, Varvaglione 1921,Baffonero 2014 di Rocca Di Frassinello, Amarone Classico Riserva La Mattonara 2004 di Zymè, Primitivo Di Manduria Es 2014 di Gianfranco Fino Viticoltore, Barbera D’asti Merum 2014 da Bellicoso, Lacrima Di Morro Superiore Querciantica 2015 da Velenosi, Amaranta Montepulciano D’abruzzo 2013 della Tenuta Ulisse, Rubesco Vigna Monticchio Riserva 2011 di Lungarotti.

Tra i bianchi si sono guadagnati la palma di 1°Miglior Vino Bianco italiano per Luca Maroni: Beyond The Clouds 2014 di Elena Walch, Father’s Eyes 2015 della Di Lenardo Vineyards, Donnalaura Falanghina Vendemmia Tardiva 2015 di Masseria Frattasi e Perlaia Vermentino Vendemmia Tardiva 2015 di Bruni.
IL miglior Vino Rosato italiano è Lumare 2015 dalla Tenuta Iuzzolini, mentre il premio per il Miglior SPUMANTE METODO CHARMAT è andato al Pinot Nero DOC Spumante Extradry Rosato 2015 di VANZINI.
Inoltre il MIGLIOR SPUMANTE METODO CLASSICO è risultato essere il Cuvee Annamaria Clementi Rose’ 2007 di CA’ DEL BOSCO.

FarneseIl premio miglior produttore dell’anno è andato anche quest’anno a Farnese Vini, la più importante cantina del Centrosud Italia che con oltre 50 milioni di euro di fatturato e una crescita a due cifre anno dopo anno sta scalando la classifica dei principali produttori nazionali, ormai a ridosso dei primi 25. Un’azienda nata nel 1994, che si è affermata facendo riscoprire vitigni e territori che neanche gli italiani conoscono bene.Ben 80 etichette, quelle di Farnese, per un totale di 18 milioni di bottiglie. Tutte diverse e di pregio: Montepulciano d’Abruzzo, Nero d’Avola, Taurasi, Aglianico, Primitivo di Manduria, solo per enumerare i vitigni regionali di punta. Ed è su queste basi che la Cantina Farnese secondo noi si è aggiudicata giustamente, un premio tanto prestigioso.Gli oltre 900 ospiti presenti alla serata, hanno avuto modo, nelle ore successive alla premiazione di apprezzare le 1000 etichette proposte in degustazione da 140 espositori vinicoli provenienti dall’intera Penisola. Accanto al vino, una interessate selezione di prodotti gastronomici di Amatrice, Norcia, L’Aquila e Viterbo. Dopo le premiazioni del giovedì, la manifestazione ha aperto le porte al pubblico per le degustazioni e le tante attività in programma.

Questa edizione è stata come al solito caratterizzata dai seminari di degustazione dedicati al vino curati da Luca Maroni stesso, che in base alla sua metodologia di analisi sensoriale ha presentato le caratteristiche organolettiche di 10 vini di aziende presenti alla manifestazione che hanno potuto così anche incontrare in prima persona il pubblico, creando un interessante momento di confronto tra produttori e appassionati di vino. In particolare nella degustazione guidata ci hanno colpito: il Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli di Rocca delle Macie, vino di un bel colore rosso deciso che esprime la sua integrità e al naso ha un eccellente equilibrio tra frutta e spezie, l’ eccellente Patientia di Cantina Amena un vino laziale davvero stupefacente equilibrato e pulito dalle note balsamiche, con un mix perfetto al palato tra concentrazione e piacevolezza, inoltre abbiamo molto apprezzato infine la morbidezza dell’ ottimo Ca’ dei Ronchi Amarone della Valpolicella e il Podere San Cristoforo di Carandelle eccellente vino rosso, fermo e Secco.

Importante anche lo spazio dedicato alle degustazioni gastronomiche, come il laboratorio dedicato a Vino e Formaggi e curato da Lu Casciar, Antonello Egizi, mastro affinatore di Capestrano, oppure quello a cura della Allevatrice di Coniglio dei Monti Cimini( Presidio Slow Food) e Gastronoma Laura Belli, de I giardini di Ararat( agriturismo e locanda di Bagnaia in provincia di Viterbo) che ha permesso tra l’altro al pubblico di conoscere i suoi straordinari salumi e formaggi; oppure il seminario su l’ extravergine di Francesco Barba, titolare di Donna Oleria, azienda produttrice di OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA in Salento, che ha tenuto una lezione su le varietà di cultivar, e come riconoscere un olio da un altro attraverso l’esame organolettico, i costi e come capire la qualità dell’olio extravergine di oliva.

Interessanti e davvero squisiti anche i Tartufi dell’Azienda Agricola cose di Macchia. Tra le curiosità i prodotti da forno a base di farina di canapa di “I Sapori di Ieri”, piccola azienda a conduzione familiare specializzata in nocciole ed erbe aromatiche. Tornando ai vini tra gli espositori enoici la novità assoluta dei questa edizione dei migliori vini è stata lo stand con Valery Zakharin e la cantina Alma Valley, i due produttori vinicoli della Crimea, che hanno catalizzato l’attenzione dei visitatori della manifestazione enoica e a nostro giudizio meritatamente, perché il loro Syrah è davvero notevole, ma producono anche vini rossi, bianchi e rosati di tutto rispetto.

In conclusione anche quest’anno “I migliori vini di Luca Maroni-Roma” è stata dunque un grande successo, e si conferma come uno dei più importanti eventi di settore.

Valentina Franci

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