I Cinquestelle visti da Meloni e Berlusconi

‘Ha eletto Di Maio suo rivale diretto, è pronto a incontrarlo in un confronto tv prima del voto? Si fa una risata Silvio Berlusconi: ‘Ha voglia di scherzare, forse, prima che il signor Di Maio possa considerarsi mio rivale, dovrà avere un curriculum un po’ più significativo che aver fatto lo steward allo stadio San Paolo’, replica nel corso di una lunga in una intervista a Libero: ‘No, mi dispiace, il signor Di Maio e io non avremmo proprio nulla da dirci’.

Giorgia Meloni dove se la immagina? ‘Perché non alla Difesa? Ma questo ovviamente è un gioco’, replica  Berlusconi:  ‘I nomi veri li vedremo con gli alleati e Giorgia, come Matteo Salvini, è talmente brava che farebbe bene in tutti i ministeri’.

‘Solo il centrodestra potrà evitare il caos. Anche l’Europa se lo aspetta. Si aspetta un paese stabile e ordinato, capace di riprendere la strada dello sviluppo. E aggiunge che l’Europa ha un solo timore: che l’Italia cada nelle mani dei ribellisti, dei pauperisti, dei giustizialisti’, con chiaro riferimento ai Cinquestelle e a Di Maio.

Per chiarire il tema cruciale delle pensioni, Berlusconi dice: ‘Molti aspetti della Fornero vanno cambiati. È solo un problema tecnico capire se questo avverrà scrivendo un’altra legge o modificando quella esistente’.

Il programma elettorale di Fratelli d’Italia viaggia sui social dove, tra post sull’account Facebook della leader, Giorgia Meloni, e commenti propositivi di followers e sostenitori su Twitter, il partito argomenta scelte e punti chiave che scandiscono – ora in campagna elettorale – e che punteggeranno – a partire dal 5 marzo prossimo – l’agenda politica del partito in lizza nella coalizione di centrodestra. E tra l’agorà digitale e il tour per i mercati di tutta Italia che porterà la Meloni a diretto contatto con le piazze del Belpaese, il dibattito elettorale si trasforma in un lungo, ininterrotto, proficuo e democratico momento di confronto e di scambio sinergico tra protagonisti istituzionali e elettori. Quello che, fino a poco prima dell’addio di Grillo sembrava fosse prerogativa di esclusiva appartenenza pentastellata e dem, ma che, in barba a spot e propaganda in Rete, ora è diventata proprio la caratteristica che più e meglio di altre sottolinea, sintomaticamente, lo scollamento tra Palazzo e esponenti di centrosinistra e società civile, sempre più in rotta di collisione e su due fronti nettamente contrapposti.

È ormai noto da tempo, e sotto gli occhi di tutti, come i provvedimenti salva-banche messi in atto e difesi fino allo stremo delle forze dal governo Renzi e dai proseliti del rito perennemente in difesa dei poteri forti, abbia fatto da ultimo spartiacque tra la pancia del Paese e i suoi rappresentanti istituzionali tanto che, solo poco fa, sul proprio Account Twitter la Meloni a riguardo pubblicava: ‘Condivido la proposta di : al governo  farà in modo che i risparmiatori truffati dalle banche possano essere risarciti con titoli di Stato pluriennali ma convertibili in denaro’.

Due mondi, insomma, quelli del Partito democratico a guida Renzi, e del Movimento Cinquestelle, su cui  ai microfoni di Radio Anch’io su Radio Rai Uno, Giorgia Meloni è tornata a esprimere e a motivare tutte le sue perplessità politiche.

‘Pd e M5S sono due sinistre entrambe pericolose, perché il Movimento Cinque Stelle su tutte le grandi questioni in questi anni ha sostenuto le politiche del Pd. Di Maio può dire quanto vuole ‘prima gli italiani’, ma ricordo che a far bocciare la proposta con cui chiedevo che lo Stato non spendesse per un immigrato più di quanto spende per un pensionato sociale, furono i grillini che in commissione bilancio che fecero l’inferno, molto più del Pd’.

Riferimenti a fatti precisi e citazioni che la leader di Fratelli d’Italia e candidata premier Giorgia Meloni affida ai microfoni dell’emittente radiofonica della Rai, aggiungendo poi: ‘La smettano di prendere in giro gli italiani dicendo che sono contro l’immigrazione, contro l’Ue o che difendono la famiglia, in Europa hanno pensato di iscriversi al partito di Mario Monti, hanno votato tutto il votabile dei provvedimenti voluti dalla sinistra.  Il M5S è strutturalmente di sinistra e lo dimostra anche la Raggi a Roma che si è inventata il mental coach per i nomadi a spese dei romani per far fare training autogeno ai rom e convincerli ad andare a lavorare’.

Momenti, protagonisti e situazioni amministrative diverse che accomunano però condotta e proposte politiche di Pd e M5S e che ne spiegano insuccessi e malcontento sul campo. Vediamo invece quali sono le alternative proposte e postate su Facebook da FdI in materia di lavoro, tasse, immigrazione e aspettative sociali: tutti punti maltrattati o inevasi dai governi – locali e nazionali – di centrosinistra che si sono fin qui avvicendati, anche a prescindere da una consultazione elettorale.

Il programma di Fratelli d’Italia sul lavoro

  1. Difesa del lavoro e lotta alla disoccupazione
  2. Super deduzione del costo del lavoro per le imprese ad alta intensità di manodopera
  3. Incentivo alla partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa come miglior antidoto alla delocalizzazione
  4. Tutela delle professioni e valorizzazione del lavoro autonomo
  5. Difesa del piccolo commercio.

Il programma di Fratelli d’Italia sulle tasse

  1. Subito flat tax al 15% sui redditi incrementali: paghi solo il 15% su tutto quello che dichiari in più rispetto allo scorso anno
  2. Dal secondo anno flat tax sull’intero reddito al livello più basso possibile, ma comunque inferiore al 20%
  3. Estensione della no tax area a 12.000 euro l’anno

Giorgia Meloni sull’immigrazione

Nella mia lettera pubblicata sul Tempo – ha postato Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook – ho ribadito che l’accoglienza non può essere un dogma: l’accoglienza va concessa da uno Stato sovrano solo a chi la merita. Fratelli d’Italia al governo difenderà i confini nazionali con i blocchi navali, abolirà la protezione umanitaria e riserverà quote d’immigrazione solo a quelle nazionalità che hanno dimostrato capacità d’integrazione e rispetto delle leggi».

 Al governo Fratelli d’Italia farà in modo che i risparmiatori truffati dalle banche possano essere risarciti con titoli di Stato pluriennali ma convertibili in denaro.

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