I cinque Stelle da anti casta a amanti del lusso e del potere

Sì proprio loro i paladini dello streaming, della trasparenza si sono rinchiusi per 10 giorni dentro lo sfarzo e il lusso di Villa Pamphili per celebrare il reality dell’economia, definito :Stati Generali.  Super scortati con le loro auto blu e a fine settimana in compagnia delle proprie fidanzate in alberghi di lusso del litorale laziale. Pronti ad apparire davanti alle telecamere facendo a gara a chi la spara più grossa. Sicuramente il rapporto con i giornalisti è cambiato. Un tempo Casaleggio padre sosteneva che se ne poteva fare a meno, oggi si sono fatti il ‘Giornale di partito’ diretto dal ‘guru’ del giornalismo italiano, Marco Travaglio. Per non parlare di Beppe Grillo che minacciava di scomunica chi avrebbe osato partecipare ai talk show televisivi. Oggi invece assistiamo ad una metamorfosi ormai compiuta. E questo anche grazie alla ‘sapiente’ regia di Rocco Casalino che dal Grande Fratello è approdato direttamente a Palazzo Chigi nel ruolo di porta voce del Presidente del Consiglio. Lui dirige e sovraintende ai rapporti con la stampa e ha anche creato le categorie degli amici e dei nemici. Non a caso è stato lui a consigliare a Conte di escludere la stampa e le TV  dal summit di Villa Pamphily: alla faccia degli anti casta. Potere, lusso, auto blù, scorte, vita mondana, alla fine hanno sedotto il popolo dei Vaffa. I paladini del popolo si sono asserragliati nei loro palazzi con uno stuolo impressionante di cortigiani. Ma quello che più impressiona ma non ci stupisce è che sono tutti intenti ( mi riferisco ai vertici del Movimento), a spartirsi le poltrone più ambite:Poste, Eni, Enel,Alitalia e Rai. Addirittura Di Battista, pubblicamente esprime il gradimento per questo o quel candidato. Sembrano ormai diventati tutti veterani del potere e del lusso, e per questi motivi nessun parlamentare grillino vuole tornarsene a casa, perché dovrebbero cercarsi un lavoro che non hanno mai avuto. Da Bonafede( il peggior Ministro di Giustizia dal dopo guerra ad oggi), a Fico, Toninelli, Taverni e Di Maio. Ma nessuno di loro si è posta la domanda se sono adeguati, in quanto a classe politica e dirigente, a governare un Paese come l’Italia, che in questo momento sta attraversando la più grave crisi economica degli ultimi cento anni. Non si guardano intorno per vedere il disastro che sta in giro né si rendono conto delle difficoltà che il popolo italiano sta vivendo.  Solo proclami inutili, spot ridicoli,esaltazione di un governo dell’immobilismo e dell’inadeguatezza. Ma quello che stupisce è che il Pd sia caduto in un torpore politico tale da non aver la forza di aprire gli occhi e puntare ad un nuova visione del Paese, che attualmente il governo non ha. Non vogliamo essere catastrofisti o pessimisti, ma abbiamo toccato il fondo. Se non facciamo presto il nostro amato e Bel Paese rischia di essere svenduto al miglior offerente.

Andrea Viscardi

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