Halloween, una festa antica nata dai celti

La festa di Halloween dilaga stasera  anche in Italia.  Una festa a tema in discoteca, scorta di dolci al supermercato, un cappello da strega, denti da vampiro e via, inizia quella sorta di carnevale, vagamente macabro, che chiamiamo   Questa ricorrenza affonda le sue radici, antichissime, nella vecchia Europa. Precisamente in Irlanda.  Alcuni studiosi hanno rintracciato le sue origini nella festa romana dedicata a Pomona, dea dei frutti, o in quella dedicata ai morti, Feralia, in cui i romani portavano doni alle tombe dei defunti per placare le loro anime ed evitare che tornassero a vagare sulla terra. L’ipotesi più accreditata, però, ci priva della paternità della festa consegnandola nelle mani dei Celti. Il termine Halloween è la contrazione della variante scozzese di All Hallows’ Eve, cioè la vigilia di Ognissanti che per i Celti era la festa di Samhain. Il nome della festività, che deriverebbe dal gaelico samhuinn, significa ‘Summer’s end’, la fine dell’estate che per i celti coincide anche con la fine dell’anno, il 31 ottobre, e l’inizio di quello nuovo, il 1° novembre. Il passaggio dall’estate all’inverno e dal vecchio al nuovo anno, lo Samhain,  veniva celebrato con lunghi festeggiamenti ma era vissuto anche con timore perché la natura in qualche modo moriva e covava sotto terra, regno dei morti. Per questo i celti celebravano riti propiziatori indossando maschere grottesche e pelli di animale per spaventare gli spiriti. Da queste antiche origini Halloween si è progressivamente trasformata avvicinandosi sempre di più alla festa conviviale dal sapore dark che conosciamo. Dalle isole britanniche, Halloween e le sue tradizioni sono emigrati a metà Ottocento negli Stati Uniti insieme a un’ondata di irlandesi che decisero di abbandonare l’isola in seguito a una terribile carestia tentando la fortuna oltreoceano dove mise radice una forte comunità in grado di mantenere viva la fiamma di Halloween arrivata fino a noi. Bisogna scavare nel Medioevo per risalire alle origini dell’immancabile ‘Dolcetto o scherzetto’ (Trick or treat in realtà significa sacrificio o maledizione”) proposto di porta in porta dai bambini mascherati. Il travestimento si rifà alla pratica tardomedievale dell’elemosina e nel  il giorno di Ognissanti i poveri bussavano alle porte chiedendo cibo in cambio di preghiere per i morti il giorno successivo, quello della Commemorazione dei defunti (2 novembre). Persino Shakespeare ne fa parola nella sua commedia ‘I due gentiluomini di Verona’ ( quando Speed accusa il suo maestro di ‘lagnarsi come un mendicante a Hallowmas’. Mentre i bimbi si preparano a vivere la notte più terrificante dell’anno, fra pipistrelli e zucche stregate, il mondo dell’occulto attende l’evento più importante dell’anno per i seguaci di satana. Halloween è una ricorrenza magica a tutti gli effetti, il quarto sabba delle streghe che marca l’arrivo dell’inverno e la ‘sconfitta’ del sole, l’inizio del nuovo anno secondo il calendario delle streghe e di tutto ciò che è ‘cold, dark and dead’, ovvero freddo, nero e morto.

Circa Roberto Cristiano

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