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Il capo del governo, Habib Essid la scorsa settimana ha partecipato a Bruxelles alla riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea, sulla sicurezza e la lotta al terrorismo.
Al suo arrivo, il presidente del Consiglio, ha sottolineato in una dichiarazione alla TAP agenzia di stampa, la determinazione della Tunisia a combattere l’estremismo e il terrorismo. Una strategia, ha detto, è stato istituita per rafforzare le capacità operative e logistiche dei servizi di forze di sicurezza, militari e di intelligence.
Essid ha sottolineato l’importanza dell’esperienza dei paesi europei nella lotta contro il terrorismo, diventato un fenomeno che minaccia sia la Tunisia che altri paesi del Mediterraneo e del mondo.
Sradicare il terrorismo, ha osservato, richiede cooperazione e coordinamento a livello bilaterale e regionale, con particolare riguardo alla sicurezza delle frontiere.
Accompagnato dal ministro degli affari esteri e Sottosegretario di Stato per gli affari europei, il capo del governo Essid, ha avuto incontri privati con l’alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Moghreni, il coordinatore europeo per la lotta al terrorismo, Gilles de Kerchove e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Sono in programma anche incontri con i capi della diplomazia tedesca e britannica, l’eurodeputato italiano, Fabio Massimo Castaldo, commissionato dal Parlamento europeo a preparare una relazione sul sostegno della Tunisia.
Gli argomenti degli incontri, si legge in un comunicato del Consiglio europeo, ruotano intorno ai “modi per aumentare il contributo dell’UE per la sicurezza e lo sviluppo economico della Tunisia”, soprattutto dopo gli attacchi terroristici in Tunisia, che hanno avuto come obbiettivi il Museo del Bardo 18 Marzo 2015 e un hotel a Sousse il 26 giugno.
L’Unione europea ha condannato fermamente gli attentati e ha espresso la sua determinazione a “intensificare la cooperazione con la Tunisia per contrastare la minaccia comune del terrorismo,” per rafforzare “la piena democrazia nel paese e promette di contribuire allo sviluppo socio-economico di sviluppo.”
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