Grosseto. Onda travolge e uccide 73enne. Scuole chiuse, circolazione bloccata

                                                                                                                                     Tragedia a Grosseto dove un unomo, 73enne di Orbetello, è morto investito  da un’onda mentre era in auto.  Gravissima  una donna anziana, anch'essa travolta da un'onda mentre era alla guida della sua vettura.  Altre persone invece, per sfuggire alle inondazioni,  sono salite sui tetti delle loro abitazioni: 3 ad Albinia, 1 nella zona tra Albinia e Marsiliana. I soccorritori stanno cercando di 'salvarli' con l'aiuto di elicotteri e gommoni.

E’ allerta anche ad Orvieto dove diverse famiglie sono state evacuate dai vigili del fuocoper l’esondazione del fiume Paglia. Per ora anche le scuole restano chiuse: “Il provvedimento si è reso necessario – spiega il Comune – a causa degli effetti della piena del fiume Paglia tra Allerona Scalo e Baschi, che ha esondato nella zona di Orvieto Scalo. Rendendo necessaria nelle prime ore di questa mattina la chiusura del Ponte dell'Adunata”.  Intanto Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell'Ordine e tecnici del Comune stanno tenendo sotto osservazione il tratto del fiume Paglia che attraversa il territorio comunale dove in 36 ore sono caduti 180 millimetri di pioggia.

 Bloccata anche la circolazione stradale.  E’ stato infatti chiuso il casello di Orvieto dell’Autosole ed è stata chiusa anche  la Todi-Baschi. Rallentamenti anche sulla linea ferroviaria tra Allerona e Orvieto per un problema all’alimentazione elettrica causato dal maltempo.

 

Centro-Nord flagellato dal maltempo. Mezza Italia sotto la scure del maltempo. Le regioni  più colpite sono state Toscana, Liguria e Veneto. Anche il Lazio è stato però interessato da intense precipitazioni e smottamenti. A destare maggiori preoccupazioni i fiumi, che vengono monitorati di continuo per evitare il rischio di esondazioni. In  Trentino Alto Adige, invece,  ha nevicato sopra i 2 mila metri, per la caduta di frane sono state chiuse numerose strade. Alcuni canali sono straripati e sono circa 200 le persone evacuate in provincia di Massa e Carrara. 

Intanto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha scritto all’ Ue. “Le abbiamo chiesto di  allentare il patto di stabilità per liberare risorse pubbliche per la prevenzione”. “Liberare le risorse pubbliche per la prevenzione – aggiunge Clini – è una misura per la crescita e la riduzione del debito”. “E’ necessario ed urgente un programma nazionale per la sicurezza e la manutenzione del territorio, che rappresenta una misura infrastrutturale per la crescita”, sottolinea il ministro dell'Ambiente. “La risposta della Commissione Europea – invoca – è urgente, anche perché il congelamento di risorse pubbliche disponibili per la prevenzione ha effetti economici negativi contrari agli obiettivi stessi del patto di stabilità”.

Anche a Carrara la situazione è particolarmente critica, anche per l’iniziativa del sindaco Angelo Zubbani, che ha  attivato il sistema di allarme telefonico, invitando gli abitanti “a non uscire da casa e a salire ai piani alti delle abitazioni”. Anche il Comune di Lucca, ha deciso di chiudere la città. Qui un’onda  di piena del Serchio, temuta sin dal mattino, è passata per fortuna senza rotture di argini. Strade allagate e ampie zone senza corrente elettrica a Pisa dove sono stati tantissimi gli interventi dei vigili del fuoco. “ Invitiamo i cittadini di Migliarino, Nodica, Avane, Filettole e Vecchiano, in provincia di Pisa, a lasciare i piani bassi delle case e a salire a quelli superiori in vista della piena del Serchio attesa nelle prossime ore”, ha detto il prefetto di Pisa, Francesco Tagliente. Panico anche a Pisa, dove una mamma ed un bambino di pochi mesi sono stati salvati in un sottopasso allagato, in tempo  prima che l’acqua entrasse nell'abitacolo dell’auto.  Anche a Livorno sono stati registrati danni ed allagamenti.

A Romagnano per il maltempo è straripato un torrente travolgendo una vettura: marito e moglie che erano a bordo sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco. Alcune frazioni di Aulla, una delle cittadine colpite dalle alluvioni dello scorso anno, sono rimaste senza corrente elettrica, acqua e gas.

Anche la Liguria ieri è stata blindata, anche se il maltempo ha colpito maggiorente lo spezzino. Massima allerta anche in Veneto per lo stato idrogeologico e idraulico in relazione alle fitte piogge che hanno ingrossato il livello dei fiumi e di tutta la rete di canali minori. A Venezia la massima di marea oggi ha raggiunto i 149 centimetri: è la sesta marea di questa portata nella storia della città lagunare dal 1872. A Vicenza si è sfiorata l’esondazione, con un livello massimo di 6 metri del fiume a Ponte degli Angeli, ma l'ondata di piena del Bacchiglione è passata e la città ha tirato un sospiro di sollievo, dopo ore che avevano fatto temere il ripetersi dell'alluvione di inizio novembre 2010.

In Emilia Romagna la Protezione civile ha attivato la fase di preallarme per rischio idraulico e idrogeologico sull'Appennino reggiano e modenese. Dopo le piogge che hanno colpito il territorio montano, possono verificarsi – si legge nell'allerta – frane, smottamenti, straripamenti di fossi con conseguente chiusura di ponti, interruzioni della viabilità. Fase di preallarme per il fiume Enza, il confine fra Reggio Emilia e Parma e anche per le aree vicine al bacino del fiume Secchia.

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