Grillo: ‘Renzi come pilota Germanwings’. E’ bufera

Beppe Grillo sul suo blog paragona Matteo Renzi al pilota della Germanwings che ha causato la strage in Francia ed è polemica. Tutto il Pd va all’attacco accusandolo di aver passato il segno del cattivo gusto bollando le sue parole come “indecenti”. Ma è tutta la maggioranza a prendere posizione contro il leader del Movimento cinque stelle. Ci sono inquietanti analogie,   scrive sul suo blog,  tra Andrea Lubitz, il copilota dell’Airbus A320 della Germanwings che si è schiantato sulle Alpi francesi, e Matteo Renzie che sta schiantando l’Italia. Si tratta in entrambi casi di uomini soli al comando. Inizia così l’ultimo post sul blog di Beppe Grillo dove il premier Matteo Renzi viene rappresentato alla guida di un aereo della Germanwings come quello che si è schiantato sulle Alpi francesi con 150 persone a bordo. Entrambi si sono chiusi dentro eliminando ogni interferenza esterna.  “Dall’interno della cabina di pilotaggio Lubitz ha azionato il cockpit door, Renzie ha eliminato il Senato e ogni opposizione interna e ridotto il Parlamento a un ratificatore di decreti legge – si legge – I passeggeri dell’Airbus hanno capito solo all’ultimo che il copilota li stava portando al disastro, dopo otto lunghi minuti. L’Italia lo capirà anch’essa all’ultimo, quando non ci sarà più niente da fare. Un uomo solo al comando lo si è già visto in passato e non è stato un bello spettacolo. In Francia si è notata la commozione della Merkel abbracciata a Hollande, due personaggi che piangeranno in futuro lacrime di coccodrillo se l’Italia andrà in default per pagare gli interessi sui titoli pubblici comprati dai loro Paesi. L’Airbus Italia ha un copilota chiuso in cabina, non soffre di depressione, ma la fa venire agli italiani, ha un ego ipertrofico,  sottolinea Grillo. Si è chiuso dentro e ogni due minuti spara cazzate attraverso l’interfono per rassicurare i passeggeri che cominciano ad avere dei dubbi più si avvicina il massiccio. Le compagnie aeree hanno ripristinato la regola di mai meno di due in cabina. Infatti, ad oggi i regolamenti europei non impedivano che un pilota rimanesse da solo all’interno della cabina. Fermiamo Renzie finché siamo in tempo e evitiamo che dopo aver chiuso all’esterno il Senato si faccia una legge elettorale ad hoc per pilotare l’Italia a suo piacimento. Se lo lasciamo fare non ci saranno superstiti, ma soltanto “morceaux”. Una differenza tra il copilota e l’ex sindaco di Firenze comunque c’è: il copilota era depresso, ma non i passeggeri. Renzie non è depresso, ma lo sono gli italiani”.   “Anche il diritto alla libertà d’espressione”,  dice Walter Verini, “può e deve avere un limite: non superare la soglia del cattivo gusto, non usare tragedie, dolore, angoscia collettiva per la gag del giorno. Questo ha fatto Grillo, nel suo numero quotidiano contro il Governo e il Presidente del Consiglio Renzi. Ci aspetteremmo scuse”. “Le parole con cui Grillo ha paragonato Renzi al copilota della Germanwings sono semplicemente orribili oltre che fuori luogo”, dichiara la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. Non c’è nulla di umano nelle parole di Grillo, attacca anche Andrea Martella, della presidenza del gruppo Pd alla Camera. “Ormai Beppe Grillo non fa più ridere, non fa più arrabbiare, non fa più indignare. Mette solo un senso di profonda tristezza, come ogni politico alla frutta che non ha più nulla da dire. Ma se anche per esprimere il nulla deve tirare in ballo una tragedia immane che colpisce tutta l’Europa, come ha fatto oggi paragonando Renzi al pilota dell’airbus, allora farebbe meglio a tacere”,  afferma il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi.

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