Grillo: il gabibbo renzie candida veline alle europee

“Essere donna, di per sé, non é un valore” e le quattro deputate scelte da Renzi come capolista Pd alle europee “sono donne usate a fini di marketing secondo la migliore tradizione berlusconiana: quattro veline e Renzie a fare il Gabibbo. Una presa per il culo, ma tinta di rosa”,  scrive Beppe Grillo sul suo blog. “50 dei 73 candidati in lista Pd vivono da sempre di politica, cariche, soldi pubblici e non hanno mai fatto un lavoro vero”, afferma il leader M5S. “Perdere contro questa armata brancaleone è impossibile. Vinciamo noi”.  E poi: “Donna o uomo per il Pd non fa differenza. L’unico requisito per essere messe come capolista alle europee dal votante unico delle primarie pd è far parte della Corte del Caro leader Renzie”, afferma Beppe Grillo in un post dal titolo ‘Quattro veline e un gabibbo’. “Essere donna, di per sé, non é un valore. Essere una donna incensurata, al di fuori delle logiche di partito, non paracadutata in Parlamento per volere di un segretario di partito a 20.000 euro al mese e senza aver vissuto di politica da sempre: questo è un valore”, sottolinea Grillo. “Quattro delle cinque capilista nominate direttamente dall’ebetino sono attualmente deputate – prosegue – Un anno fa sono state elette per fare cinque anni alla Camera. Due di loro, la contaballe Picierno e la Mosca, sono al secondo mandato. Se elette cosa faranno? Si dimetteranno e andranno a scaldare le poltrone di Bruxelles e Strasburgo? No. Rinunceranno e faranno passare i trombati impresentabili che da soli non riuscirebbero a prendere i voti neppure per amministrare un condominio”. Pronta la replica dei democratici: “Grillo dimostra sempre più di aver paura del Pd per la scelta di mettere come capolista 5 donne. Le sue affermazioni rivelano l’idea che lui ha delle donne, noi ne abbiamo una diversa e le vogliamo sempre più protagoniste” dice il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini. E insorge tutto il Pd, da Anna Finocchiaro che parla di “maschilismo becero” a Michele Fiano che vede Grillo “nel panico” e chiede le sue scuse, fino ad Alessia Mosca, una delle cinque capolista, che a Grillo dice “Vergogna! Offende le donne per fini di marketing elettorale’. Ma anche dalle altre forze politiche arrivano critiche al leader M5s: per Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia quello di Grillo è “quasi un atto razzista più che maschilista e cafone”. Mentre per Valentina Vezzali, in Parlamento con Scelta Civica, quelli di Grillo sono “commenti ignobili” di cui si dovrebbe “vergognare”.

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