Grillo ed il puzzone

Matteo Renzi twitta: “Per le riforme dopo 4 voti in Parlamento, faremo un referendum. Perché le opposizioni urlano? Di cosa hanno paura? Del voto degli italiani?   Grillo dice  che il nostro è un colpo di stato. Caro Beppe: si dice sole. Il tuo è un colpo di sole!”.  Ed è la risposta al  Beppe che scrive: “Si chiama colpo di Stato. Mussolini ebbe più pudore, non lo chiamò riforme”. Il regista di questo scempio è Napolitano che dovrebbe almeno per pudore istituzionale dimettersi subito e con il quale le forze democratiche non dovrebbero avere più alcun rapporto”. Il M5S non terrà d’ora in poi alcun contatto con un uomo che ha abdicato al suo ruolo di garante della Costituzione. Si spera che anche altre forze politiche si associno e lo isolino prima che sia troppo tardi, prima del buio a mezzogiorno. Il post di Grillo è titolato: “Aridatece er puzzone” e introdotto da una foto di Benito Mussolini.  La via d’uscita da questa situazione è rappresentata da nuove elezioni, la legge c’è. E’ quella emendata dalla Corte Costituzionale, con le preferenze e senza un abnorme premio di maggioranza. Il M5S non ha paura di tornare alle urne per rilegittimare il Parlamento, anche domani se necessario. La minaccia di Renzie di nuove elezioni è una pistola scarica e lui lo sa. 

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