Grillo e Di Maio leader

Beppe Grillo è stato costretto a fare retromarcia sull’indicazione che lo aveva fatto indicare Luigi Di Maio come suo delfino e futuro candidato premier perché nel Movimento ci sono stati, per questo, forti malumori. Oggi Grillo, con un rapido ripensamento, ha dichiarato: ‘Il candidato premier si sceglierà in rete come abbiamo sempre fatto. Presenteremo una squadra di governo con un programma deciso dagli iscritti’. Se l’è presa, poi, con i giornali che avevano esagerato con i titoli su Di Maio: ‘Inventatevi qualcos’altro. Cercate di fare un’informazione più obiettiva perché così il Paese ne soffre. Voi cercate solo dei titoloni’.Tutto rinviato alla festa di Imola del M5S, dove spetterà ai giornalisti decrittare i segnali lanciati sulla futura leadership. Il presidente della Vigilanza Roberto Fico da parte sua sostiene Grillo: ‘Non c’è nessun leader, quella di Beppe era solo una battuta’ Di Maio resta comunque favoritissimo come erede di Grillo, come attestato  anche dai sondaggi.Sul ‘Foglio’  Claudio Cerasa registra invece un’altra svolta con la trasformazione del M5S in un partito di tipo tradizionale, dove la base e il popolo del web hanno solo l’illusione di decidere, mentre è il vertice a imporre le scelte.

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