Grillini goodfellas

Goodfellas è il titolo arcinoto di un film interpretato da Robert De Niro e presentato in Italia con il titolo: “quei bravi ragazzi”. I bravi ragazzi sono quelli  della porta accanto, molto educati e con fare sempre garbato. Poi, scherzi dell’apparenza, si  scopre che altro non erano che mafiosi. Mafiosi, termine da cogliere in senso ampio, vasto e traslato della parola, per lasciare capire che sono contrari al rispetto delle regole. Grillini mafiosi che richiedono impeachment per Giorgio Napolitano perché, a loro parere, ha abusato del suo potere di grazia e commutazione di pena per ragioni umanitarie. Infatti il 21 dicembre del 2012 il Capo dello Stato firmò il decreto con cui Alessandro Sallusti, condannato per diffamazione a 14 mesi di custodia cautelare, espiò la pena in forma pecuniaria. Analoga situazione, a detta dei penta stellati, si è riverificata il 5 aprile dello scorso anno quando Napolitano concesse la grazia al colonnello Joseph L. Romano condannato a 25 anni per il sequestro Abu Omar. Questo è quanto. C’è però da dire che al Movimento 5 stelle non va bene egualmente anche quando il Presidente della Repubblica non concede clemenza, come nel caso della condanna a Silvio Berlusconi. Comunque vada e comunque faccia Napolitano sbaglia e con fare mafioso gli si dice: fai sempre e comunque come dico io. C’è il sole? Non è vero, io dico che piove. Piove? Non è vero, perché io dico che c’è il sole. Logica molto semplice ed elementare. L’affondo esplosivo contro Napolitano arriva però  dal deputato Giorgio Sorial che lo definisce “boia” perché avalla il decreto Imu Bankitalia. A vostro avviso è in linea questo linguaggio da parte di parlamentari e di un movimento politico? I grillini, bravi ragazzi, continuano l’offensiva invadendo le aulette e chiudendo i deputati nelle commissioni, mentre in contemporanea si esprimono in un  blitz in sala stampa impedendo agli avversari di rilasciare interviste. Uso il termine avversari e non colleghi deputati,  perché intravedere sempre e comunque avversari è logica mafiosa,  che  sempre  rifiuta logiche fissate e cristalline che stabiliscono regole. Stiamo parlando, sia ben chiaro, del Parlamento e non del mercato del pesce. E proprio in tal senso, ovvero nel senso delle logiche distorte, Giuseppe Brescia, deputato grillino,  afferma: “Ora l’opposizione deve andare contro il regolamento”. L’aria è quindi pesantissima a Montecitorio visto che, come dichiara un assistente parlamentare, i grillini si muovono come dei guerriglieri, ma nessuno è organizzato o vuole la contro guerriglia. La presidente Boldrini scandendo bene le parole afferma: “Ieri ho assistito in quest’aula a comportamenti ed atti gravissimi che sono estranei ad ogni prassi democratica”. E dice la verità!

Roberto Cristiano

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