epa04789839 Greece's Finance Minister Yanis Varoufakis speaks at an event of the German Hans-Boeckler-Foundation on 'The Future of Greece in the EU' at the French Dome in Berlin, Germany, 08 June 2015. Varoufakis, who had a meeting with German Finance Minister Wolfgang Schaeuble earlier the same day, described the one-to-one meeting with his most resolute opponent Schaeuble, as 'productive.' The Greek debt crisis has also loomed over the G7 Summit held in the Bavarian Alpine resort of Schloss Elmau, with Athens urgently trying to reach a deal with its creditors to unlock fresh bailout funds in exchange for tough reforms. EPA/GREGOR FISCHER

Grecia: ‘Non faremo altre proposte all’Eurogruppo’

Il Fondo monetario internazionale ha una responsabilità criminale per la situazione in cui versa la Grecia  ha detto il premier Alexis Tsipras rivolgendosi al Parlamento. I creditori stanno chiedendo alla Grecia di accettare una soluzione che non solo non risolve il problema, ma riporta l’economia in recessione. Il premier greco ha affermato che Atene potrebbe non pagare il Fmi a fine mese senza un accordo. Un default di Atene porterebbe l’Europa in terra incognita, afferma il presidente della Bce Mario Draghi.  Serve uno sforzo di tutti per arrivare a un accordo forte e completo,  ma la palla, sta nel campo della Grecia.  Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis non presenterà una nuova lista di proposte all’Eurogruppo di giovedi, perche’ non e’ il giusto forum. La Grecia resta pronta a trovare una conclusione con i suoi partner a patto che Bce, Fmi e Ue arrivino con un chiaro mandato a trattare. Dopo il fallimento a Bruxelles delle trattative fra il governo di Atene e i Paesi creditori,  e con la Borsa di Atene in pieno stress,  in Grecia sono di nuovo schizzate alle stelle la paura e l’incertezza per quello che potrà succedere nel Paese solo fra pochi giorni se le parti non raggiungeranno un’intesa all’ultimo minuto.  Non passa giorno che tante persone, per lo più anziane, si sottopongono alla fatica di lunghe file per ritirare poco alla volta i loro risparmi e metterli in luoghi ritenuti più sicuri. Negli ultimi cinque anni, a causa della crisi e dei tagli alle pensioni imposti dalla troika (Ue, Bce e Fmi), le rendite dei pensionati statali sono diminuite del 48% e, per questo motivo, il 45% di loro si trova oggi a vivere al di sotto della soglia di povertà. Pensionati che sono andati ad aggiungersi ai 6,3 milioni di greci (il 58% dell’intera popolazione di circa 11 milioni) che nel 2014 erano già a rischio povertà.  Il malessere diffuso fra la gente si riflette anche nella politica e soprattutto tra i ranghi di Syriza, il partito del premier Alexis Tsipras, nei quali la rottura dei negoziati a Brussels ha gettato letteralmente lo scompiglio perché molti suoi deputati ritengono che il governo si sia infilato in un vicolo cieco.

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