Grecia, negoziati in fase di stallo e Borsa chiusa

La borsa di Atene potrebbe riaprire domani con alcune restrizioni in linea con le richieste avanzate dalla Banca Centrale Europea che teme che ingenti perdite potrebbero scuotere il sistema bancario. Questo avviene visto il periodo di inattività di tre settimane in seguito all’imposizione del controllo dei capitali sulle banche greche da parte del governo. Ci si attende che gli investitori stranieri saranno autorizzati ad effettuare transazioni illimitate e, da parte loro, gli investitori greci saranno in grado di comprare azioni o con nuovo denaro versato in contanti, o attraverso bonifici ricevuti dall’estero e resi disponibili nel credito residuo delle mediazioni. Fonti di mercato hanno indicato che le restrizioni potrebbero essere abolite dopo circa una settimana. La Commissione Ue si aspetta “più riforme per consentire un rapido esborso” della prima tranche del terzo pacchetto di aiuti confermando le voci secondo cui ad Atene sarebbero state chieste altre riforme prima della fine dei negoziati sul nuovo pacchetto di aiuti.  La Troika è arrivata ad Atene e il lavoro per negoziare il Memorandum legato al terzo pacchetto di aiuti da 86 miliardi di euro è in corso e la trattativa, che doveva partire oggi, è stata rinviata a domani. Il motivo dello slittamento è dovuto al fatto che non è stata trovata ‘una sede si cura’ per tenere i colloqui visto che i rappresentanti dei ‘creditori’ sono detestati da gran parte dei greci. La vicenda greca non appare definitivamente risolta e porta con sé le riflessioni sul futuro dell’Unione europea e sulla necessità di rivedere alcuni aspetti legati all’ipotesi di un’imposta per il bilancio dell’Eurozona.

Luigi Viscardi

 

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