epa04676157 German Chancellor Angela Merkel (R) welcomes Greek Prime Minister Alexis Tsipras (L) with military honours for his inaugural visit in front of the Federal Chancellery in Berlin, Germany, 23 March 2015. Tsipras is expected to present a list of reforms, hoping to unlock bailout funds to prevent Greece from running out of cash next month, Greek government sources said. EPA/RAINER JENSEN

Grecia, l’accordo e più vicino. Angela Merkel frena: “Bisogna aspettare il referendum”

L’accordo tra la Grecia e i creditori sembra più vicino ma Berlino frena. Angela Merkel afferma con durezza: “Gli aiuti alla Grecia sono sospesi dopo che Atene ha unilateralmente abbandonato il negoziato, e ora bisogna aspettare l’esito del referendum. La Grecia ha il diritto di fare il suo referendum sulle proposte europee, ma i partner europei hanno egualmente il diritto di rispondere a quello che sarà il suo esito”. Non è possibile, quindi, un terzo salvataggio prima del referendum e non si riaprirà una vera trattativa prima di lunedì prossimo. Tsipras ha affermato in un messaggio tv che la Grecia resta al tavolo negoziale: “Vogliamo un accordo con i partner europei, ma che sia sostenibile. Un voto negativo al referendum non significherebbe dire no all’Europa ma tornare a un’Europa di valori”. Invita poi i cittadini a esprimersi contro la proposta europea. Noi vogliamo difendere le vostre pensioni e vogliamo che restino pensioni, e non elemosine. Mente chi dice che abbiamo piani per una Grexit. Yanis Varoufakis sottolinea che il referendum ha avviato una discussione in Europa su ciò che è sostenibile e ciò che non lo è. La proposta dei creditori era da prendere o lasciare e abbiamo pensato che non ci sarebbe stata sostenibilità già dal giorno successivo. Bisogna negoziare un nuovo programma di aiuti perché il precedente è scaduto. A Berlino c’è stata una conferenza stampa del premier Matteo Renzi con Angela Merkel. Il programma di riforme in Italia è importante, impressionante, come il job acts. Le prospettive per la crescita in Italia sono buone e la direzione è giusta, ha detto la cancelliera tedesca. Lasciamo aperte le porte al colloquio con la Grecia ma abbiamo bisogno che Atene realizzi le riforme per una crescita sostenibile come hanno fatti altri paesi europei, ha spiegato la Merkel: “Insieme possiamo costruire questa casa europea e cercare di tenere conto delle diverse posizioni.” Sono molto contento del lavoro che stiamo facendo nel rapporto bilaterale che continua a crescere e continua a essere significativo e improntante su molti settori. Con Angela Merkel abbiamo parlato a lungo di Grecia e il referendum è un errore. Sono più preoccupato per il terrorismo che per la Grecia, la vera questione in Europa è la crescita per tutti, non l’Iva delle isole greche. Io e Angela non abbiamo le stesse idee su tutto, ma rappresentiamo i due partiti più votati di Europa, insieme Pd e Cdu hanno ottenuto 22 milioni di voti e siamo alla guida di due grandi paesi che hanno creato insieme con altri l’Europa. E che sanno che c’è bisogno di Europa della politica e degli ideali, non solo di parametri e cifre. Di fronte a questo le discussioni saranno finalizzate a rendere l’Europa più forte. L’Europa deve cambiare passo. Cio’ che sta avvenendo in Grecia non è il paradigma della nuova Europa che abbiamo in mente, ha detto Matteo Renzi:  “Sono convinto che la Grecia debba seguire la strada maestra delle riforme strutturali”, sollecitando al rispetto delle regole, e ricordando che l’Italia ha fatto grandi sforzi per rispettarle. Il mandato dell’Eurogruppo, che è in riunione permanente, è sempre stato quello di trovare un accordo per la crescita sostenibile della Grecia. L’uscita della Grecia dall’euro non è mai stata una opzione e il negoziato sulla Grecia non si è mai interrotto nonostante la chiusura del secondo programma di aiuti. L’Eurogruppo sta continuando a lavorare per trovare una soluzione. Il premier greco è pronto ad accettare quasi tutte le condizioni dei creditori internazionali e avrebbe proposto solo piccoli cambiamenti. Più nel dettaglio la Grecia accetterà le riforme sull’Iva con una sola modifica, ovvero, uno sconto del 30% per le isole, molte delle quali sono in regioni difficili da rifornire. Sulla riforma delle pensioni Tsipras chiede che la richiesta di innalzare entro il 2022 l’età pensionabile a 67 anni, sottolineando che inizi a ottobre e non immediatamente. Inoltre chiede che il “contributo di solidarietà” per i pensionati più poveri sia eliminato più gradualmente, rispetto alla scadenza del 2019 proposta dai creditori. Sul fronte dei tagli alla spesa militare, specifica che saranno di 200 milioni di euro contro i 400 proposti da Ue, Bce e Fmi. François Hollande, da parte sua, chiede alla Grecia e all’Eurogruppo di raggiungere un accordo “adesso” per impedire che si svolga il referendum indetto dal governo Tsipras per domenica prossima. “Dobbiamo essere chiari, l’accordo deve essere adesso”, ha detto Hollande. Il capo di Stato francese ha aggiunto che se non sarà possibile raggiungere un accordo, il referendum si svolgerà con tutte le conseguenze che comporta, tra cui il rischio di entrare in un periodo di turbolenza. Migliaia di pensionati in fila dalle prime ore del giorno davanti agli istituti di credito, aperti per il solo pagamento in contanti delle pensioni. Le principali banche elleniche hanno detto che i pagamenti, per un massimo quotidiano di 120 euro, verranno fatti secondo un ordine alfabetico, anche se alcuni istituti hanno detto che i pensionati verranno serviti secondo l’ordine con cui si sono messi in fila, per evitare tensioni e caos.     Il referendum del 5 luglio costerà 20 milioni di euro e nel frattempo divide l’opinione pubblica nel Paese, creando due schieramenti: uno a favore del partito di Syriza e l’altro contro. La consultazione sarà valida solo se partecipa almeno il 40% degli aventi diritto. Alla luce della situazione, l’agenzia Fitch ha annunciato di aver abbassato il rating sul debito sovrano della Grecia portandolo da “CCC” a “CC”. Tra le ragioni il fallimento dei negoziati con i creditori e l’annuncio di un referendum decisivo per il futuro economico del Paese. Il rating “CC” è un gradino al di sopra del livello in cui l’agenzia ritiene un default inevitabile. Già Standard & Poor’s aveva tagliato il rating delle maggiori banche greche: Alpha Bank, Eurobank, National Bank of Greece e Piraeus da CCC a SD (selective default). Papa Francesco esprime vicinanza al popolo greco e ha espresso preoccupazione per le notizie sulla crisi in Grecia manifestando la propria vicinanza alla popolazione, specie alle famiglie. Il Pontefice ha chiesto che la dignità della persona rimanga al centro di ogni dibattito politico e tecnico e della assunzione di scelte responsabili.

Roberto Cristiano

 

 

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