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Alla sua prima riunione di governo,questa mattina ad Atene, il nuovo capo del governo greco Alexis Tsipras ha assicurato di non voler rompere con i creditori internazionali, ma di non voler accettare una politica di subordinazione. “Il nostro obiettivo è la riduzione del debito” , ha detto Tsipras, dopo aver descritto il suo esecutivo come un “governo di salvezza sociale”, la cui massima priorità è affrontare la crisi umanitaria nel Paese. Domani, è stato annunciato, il neo ministro degli Esteri Nikos Kotzias, sarà a Bruxelles.Secondo il premier greco, la principale priorità è quella di affrontare la crisi umanitaria che sta vivendo il Paese a causa dei tagli imposti dall’austerity, che “il popolo ci chiede di combattere per difendere la sua dignità”. L’esecutivo varato da Tsipras è composto da dieci ministri, con un taglio di sei rispetto a quelli del suo predecessore Antonio Samaras. Ad una donna, Zoi Constantopoulou, è andata la presidenza del Parlamento, ed a Nadia Valavani, uno dei membri più vicini al premier, il ruolo di viceministro delle Finanze. Il nuovo governo greco non riconosce il memorandum firmato da Samaras ed intende presentare un piano di riforme per modernizzare lo Stato. E’ già partito con il blocco dei pignoramenti e le aste sulle case confiscate, con intenzione di procedere con estrema velocità rialzando gli stipendi, e riallacciando la luce alle famiglie povere che non sono riuscite a pagare le bollette. La Grecia di Tsipras indossa le vesti del pragmatismo e la strana alleanza sinistra-destra dovrebbe inseguire questo nobile scopo. Si ricerca un’intesa con Bce, Ue e Fmi, ma Angela Merkel ribadisce che è contraria ad ogni revisione del debito ellenico. Per ora le rispettive posizioni tra rigoristi ed anti-austerity sono molto distanti e la troika dovrà prendere atto che i problemi per il salvataggio della Grecia non sono legati a tassi d’interesse, rate di prestiti e sostenibilità dell’esposizione. Lo scontro vero sarà sull’impostazione di nuovi parametri per ridisegnare la politica economica.
Roberto Cristiano
