Gran Bretagna invia navi da guerra in Gibilterra

La Gran Bretagna invierà in alcune unità della Royal Navy impegnate in esercitazioni “previste da lungo tempo”, ma che avvengono in un periodo di aumentate tensioni con la Spagna sulla sovranità della Rocca. A confermarlo, il Ministero della Difesa, secondo cui la  task-force (che comprende la protaelicotteri Hms “Illustrious”) farà scalo in diversi porti europei fra cui anche la base navale di Gibilterra, prima di raggiungere l’Adriatico dove sono previste delle manovre congiunte con la Marina albanese – e successivamente il Golfo Persico per ulteriori esercitazioni. Le ultime polemiche fra Madrid e Londra sono scoppiate a causa della costruzione da parte delle autorità della Rocca di un molo di cemento che ha lo scopo – secondo le autorità coloniali – di proteggere l’ambiente e impedire la pesca illegale da parte delle barche spagnole. Il governo spagnolo – che ha definito “inaccettabile” l’iniziativa – obietta che la struttura viola gli accordi internazionali e ha imposto per rappresaglia severi controlli alle frontiere che hanno creato code chilometriche al confine, minacciando inoltre di chiudere lo spazio aereo e di imporre un pedaggio di 50 euro a tutti i veicoli in entrata e in uscita da Gibilterra il cui ricavato servirebbe ad indennizzare i pescatori. Le controversie scoppiate nell’ultimo anno – in particolare riguardo alle acque territoriali e ai diritti di pesca – avevano portato la regina Sofia a declinare l’invito a Londra per il Giubileo di Elisabetta II. Nel febbraio del 2012 il premier spagnolo Mariano Rajoy aveva proposto di rilanciare un “dialogo costruttivo”, sebbene la posizione di Londra rimanga quella – analoga del resto al caso delle isole Falkland – di escludere qualsiasi trattativa senza il consenso degli abitanti della colonia, ai quali spetta ogni decisione sul proprio futuro. Negli ultimi due anni si sono moltiplicati anche gli incidenti navali, rimasti senza conseguenze: Londra considera infatti come proprie acque territoriali una fascia di mare di circa 5,5 chilometri di larghezza attorno alla Rocca, non riconosciuta invece dalla Spagna. Gibilterra – “Gebel al Tarik”, “la montagna” battezzata col nome del condottiero arabo che guidò l’invasione del 711 – venne conquistata dagli inglesi nel 1704, nel corso della Guerra di Successione spagnola, e annessa con il successivo Trattato di Utrecht, che menziona solo le acque interne al porto, senza alludere alla zona circostante; nel 1830 venne formalmente dichiarata colonia britannica.

 

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