Renzi al termine dell'incontro con senatori PD ANSA/ GIUSEPPE LAMI

Governo: Renzi pronto alla scissione del Pd. Interviene Salvini

Il segretario della Lega  Matteo Salvini è intervenuto nel programma “Aria pulita” sull’emittente 7gold, commentando il possibile addio al Partito Democratico da parte di Matteo Renzi. “Ma le sembra normale? Non hanno ancora cominciato a governare e già fanno le scissioni?” ha dichiarato l’ex ministro dell’Interno.

Lo stesso Matteo Renzi, secondo quanto riporta Adnkronos, potrebbe intervenire domani, martedì 17 settembre, a “Porta a Porta” per annunciare in diretta tv la divisione dei dem. Renzi sembra deciso: con un’intervista ad un quotidiano e poi nel salotto di Porta a Porta, annuncerà le ragioni che lo spingono a lasciare il Pd e a mollare gli ormeggi per il suo nuovo movimento che, affiancando i comitati civici di ‘Ritorno al futuro’, nascerà sia in Parlamento con un gruppo autonomo alla Camera e una componente nel misto al Senato, sia al governo con 2 ministri, Bellanova e Bonetti, e 2 sottosegretari, Ascani e Scalfarotto. In un’intervista di sabato scorso al Times, l’ex premier raccontava di aver lavorato quando era sindaco nell’antico studio di Machiavelli ma ‘posso dirvi che non sono machiavellico’. In molti, però, nel tempismo scelto nel decidere lo strappo dal Pd, vociferato da mesi ma ora imminente subito dopo la nascita del Conte bis, vedono l’accostamento con le tesi del filosofo fiorentino.

“La decisione di andarcene è presa. Che senso ha aspettare ancora? Per ascoltare l’ennesimo appello, magari nemmeno del tutto sincero, all’unità? Non credo ci saranno frenature” avrebbe dichiarato una fonte interna al Pd all’agenzia, confermando le voci che si susseguono da giorni sul futuro del centro-sinistra in Italia.

Proprio la nuova sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico in quota Partito Democratico, Alessia Morani, ha dichiarato ai cronisti dell’Ansa al termine della cerimonia di giuramento: “Faccio un appello all’unità perché una scissione oggi sarebbe incomprensibile. Spero che ci ripensino”.

Più sibillino il commento del compagno di partito e collega alle Infrastrutture Salvatore Margiotta: “Ora inizia per noi tutti l’impegno, non voglio commentare cose che non so nemmeno se esistano”. Ma a confermare la scissione dei democratici, ci sarebbero anche le  dimissioni dalla dirigenza del Pd di Roberto Giachetti, da sempre contrario all’accordo con il Movimento 5 Stelle.

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