Governo pronto a limare i decimali

Il governo non vuole cambiare i fondamenti della manovra. Ma non si appende ai decimali: se dagli studi e dagli approfondimenti in corso dal governo emerge la possibilità di ritoccare qualche decimale non sarà un problema. L’importante è confermare le riforme su pensione, lavoro e aiuti alle imprese. Lo fanno sapere fonti della Lega.

‘L’apertura di Juncker? Di quello parleremo domani’,  il vicepremier Matteo Salvini risponde così alle domande dei cronisti sulla volontà di dialogo del presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, sulla manovra economica. All’uscita dalla sfida di campionato giocata all’Olimpico tra la Lazio e il suo Milan, Salvini rimanda tutto al vertice di oggi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’altro vicepremier Luigi Di Maio al quale dovrebbe partecipare anche il ministro dell’Economia Giovanni Tria.

‘Il problema non è 2,2 o 2,4%, ma la tenuta del patto economico generale: stiamo aspettando gli approfondimenti da parte della Ragioneria e del Mef e dopo faremo le nostre valutazioni’, afferma Giuseppe Conte conversando con l’Ansa fuori da Palazzo Chigi: ‘C’è stato modo di scambiare opinioni con Merkel, Macron e altri, il clima si conferma buono, c’è fiducia reciproca, confidiamo di poter completare il percorso con reciproca soddisfazione’.

Giuseppe Conte al termine del vertice europeo sulla Brexit ha  sottolineato che con Juncker ‘c’è stato un clima molto sereno, di confronto, c’è un dialogo aperto. Non abbiamo parlato di saldi finali  ma piuttosto delle nostre riforme e del nostro piano, stiamo rivoluzionando il Paese’.

Juncker ribadisce il dialogo: ‘Ho messo in chiaro ieri sera che non siamo in guerra con l’Italia.  Al termine dell’incontro abbiamo concordato di restare in contatto permanente per diminuire le divergenze di vedute tra la Commissione e l’Italia’.

‘Ovviamente spero in un buon esito dei negoziati tra l’Italia e la Commissione Ue sulla manovra’, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del vertice Ue sulla Brexit: ‘Ho parlato molto brevemente con il premier Conte e gli ho chiesto di aggiornarmi sull’incontro di ieri con il presidente dell’esecutivo Jean-Claude Juncker e i commissari Moscovici e Dombrovskis’,  dicendosi lieta che ci sia un dialogo nel contesto del processo guidato dalla Commissione.

‘Con il premier italiano Conte ho avuto una buona discussione a margine del Consiglio e proseguiremo il lavoro insieme, questo è quello che mi aspetto dall’Italia e che l’Italia si aspetta dalla Francia’, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in conferenza stampa.

‘Attenzione che, oltre all’Italia e all’Europa, c’è un terzo protagonista, il mercato. C’è uno spread che va su e giù, ci sono investitori esteri che sono diffidenti e fondi che lasciano il Paese. Bisognerebbe avere serenità e un po’ di saggezza per evitare altri incidenti’, :così l’ex premier e ex Presidente della Commissione Ue, Romano Prodi, a ‘Mezz’ora in più’, su Rai 3. Saggezza – aggiunge – vuol dire coerenza e un messaggio che viene capito, rapporti umani normali. Invece oggi c’è sempre qualche dichiarazione, qualche insulto.

Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari boccia la manovra del governo gialloverde. Nella seduta di venerdì scorso il Cnsu ha infatti approvato all’unanimità il suo parere di rito sulla legge di bilancio che secondo gli studenti delude pienamente le aspettative del mondo universitario.

La delibera del Cnsu
Il disegno di legge di bilancio – si legge nella delibera – delude pienamente le aspettative formatesi in tutto il mondo accademico alla luce delle premesse delineate nella Nota di aggiornamento al Def, nonostante le sollecitazioni a più riprese emerse nei giudizi di questo organo, il Governo ancora non sostiene la necessità di un rifinanziamento strutturale dell’Università e del Diritto allo Studio. La pagella di questi primi cinque mesi di governo per gli studenti che parlano attraverso il proprio organo ufficiale di rappresentanza è ancora ben lontana dalla sufficienza: ‘Ancora non è stata eliminata la figura dello studente idoneo non beneficiario di borsa di studio, nonostante l’impegno assunto; ancora manca una politica di assunzione e stabilizzazione di personale docente per garantire agli studenti una formazione di qualità e garantita a tutti oltre che un riconoscimento del valore sociale di chi svolge funzioni di docenza e ricerca. Nuovamente, l’Università è rimasta del tutto al di fuori dalle politiche d’investimento del Governo’.

Intanto, secondo quanto hanno fatto sapere fonti di governo, sarebbe slittato a  stasera il vertice sulla manovra inizialmente previsto per questa sera tra il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giovanni Tria.

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