Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Senato durante le sue dichiarazioni programmatiche, Roma 5 giugno 2018. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Governo: Ok della Camera alla fiducia. Conte: ‘Ognuno ha il suo conflitto d’interessi’. Tensione con Pd

Il governo Conte ottiene la fiducia alla Camera con 350 voti a favore, 236 contrari e 35 astenuti.

Tensione alla Camera durante la discussione sulla fiducia al governo di Giuseppe Conte. Scintille si sono registrate quando il premier ha citato la questione del conflitto di interessi sottolinenado che ‘ognuno ha il suo’ e causando la dura reazione specie dai banchi del Pd. Ad andare all’attacco è, però, soprattutto il capogruppo Pd alla Camera, l’ex ministro Graziano Delrio che se la prende col premier chiedendogli di ‘non essere un pupazzo’ e di ‘leggere la carta’. Botta e riposta anche tra il governo e l’Anac.

“Conflitto d’interessi, vexata quaestio in questo Parlamento: cercheremo di riprendere in mano questa questione, lo faremo al più presto. E i vostri interventi volti a interrompermi dimostrano che ciascuno ha il suo conflitto o pensa di avere il proprio conflitto…”. Questo ha affermato il premier Giuseppe Conte nella sua replica alla Camera per il voto di fiducia al governo. E alle proteste dei parlamentari, in particolare della sinistra, ha spiegato: “Sono stato frainteso, non sto accusando nessuno ma dico che è negli interstizi della società a qualsiasi livello”. “Noi, nell’immigrazione come nella scuola non arriviamo per stravolgere” ciò che è stato fatto. “In materia di buona scuola abbiamo ragionato con tanti stakeholders, ci sono criticità su cui vogliamo intervenire”. “Dobbiamo cercare di riappropriarci del ruolo della politica” e “questo vuol dire che la politica si riappropria della guida e non parlo di un progetto di dirigismo economico, in cui gli imprenditori seguono solo un progetto, ma dico che in queste Aule e dal governo vogliamo tracciare una linea di sviluppo perché abbiamo un progetto di futuro: di innovazione tecnologica, di società e imprese attente all’impatto delle iniziative economiche sull’ambiente e ai diritti dei lavoratori”, ha affermato il premier.

“Stiamo già maturando consapevolezza, che è nel contratto, e la valutazione che sia opportuno distinguere fra banche che erogano credito e soprattutto caratterizzate a livello territoriale e banche di investimento votate più alla speculazione. Sicuramente ci sarà una revisione dei provvedimenti sul crediti cooperativo e sulle banche popolari“. “Sono molto onorato e come già anticipato al Senato, sento forte la responsabilità di parlare in quest’Aula e di replicare alle numerose richieste di chiarimenti che sono state formulate”. Ha sottolineato il presidente del Consiglio nella sua replica in Aula alla Camera. “Ho lanciato l’idea – e lo ribadisco – di valutare bene il ruolo dell’Anac che non va depotenziato. In questo momento però non abbiamo i risultati che ci attendevamo e forse avevamo investito troppo. Possiamo valorizzare Anac anche in prospettiva di prevenzione e rafforzare la fase di prevenzione, in modo di avere una sorta di certificazione anticipata degli amministratori pubblici per poter procedere alle gare più speditamente”, afferma Conte nella sua replica. “Questo governo ha l’ardire di poter promuovere delle nuove politiche economiche. Questo significa voler in tutti i tavoli presidiarli, esprimendo una direzione, voler promuovere una crescita sociale e economica, nel rispetto del principio di discesa progressiva del debito“. Questi in sintesi i passaggi chiave del premier Giuseppe Conte nella sua replica alla Camera per il voto di fiducia al governo. 

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