Governo, i ministri hanno giurato

 I ministri del governo Conte hanno giurato. Poche righe lette davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Giuseppe Conte, tra riti seguiti alla perfezione e nuovi ‘galatei’.

I 18 ministri sono arrivati alla spicciolata, insieme ad alcuni familiari che hanno fatto il loro ingresso nel salone delle Festa. Tra questi i genitori di Luigi Di Maio, Antonio e Paolina Esposito, giunti con largo anticipo, mentre il ministro della Famiglia e disabilità Lorenzo Fontana è arrivato con in braccio la figlia. Il premier Giuseppe Conte è arrivato con l’auto di servizio di Palazzo Chigi e ha varcato il portone principale del Quirinale alle 15.58.

 

 

 

I 18 ministri si sono sistemati sulle poltrone: Salvini e Di Maio, in prima fila naturalmente, hanno scelto il primo un abito blu con cravatta verde e insoliti calzini a righe e il secondo –  con un look molto più sobrio – un abito scuro con cravatta grigia.

Lasciando il Quirinale dopo il giuramento, Salvini è tornato sulla questione assistenza che ieri aveva innescato la polemica: ‘Cinque miliardi per mantenere gli immigrati che campeggiano a colazione, pranzo e cena sono troppi, daremo una sforbiciata. Ho iniziato a coltivare utili e numerosi rapporti con diversi esponenti del mondo cattolico, lavoreremo insieme, ci sono molte piu vicinanze che non distanze perche l’accoglienza nei limiti nelle regole nelle possibilità penso sia interesse di tutti. Vi stupiremo’.

 Il presidente del Consiglio, dopo aver lasciato il Quirinale, ha fatto il suo ingresso a Palazzo Chigi, accolto dal picchetto d’onore. Il nuovo premier è poi salito verso l’ufficio del suo predecessore, Paolo Gentiloni, che lo ha accolto con una stretta di mano. Dopodiché, il passaggio di consegne. Dopo averla ricevuta da Matteo Renzi il 12 dicembre del 2016, Gentiloni ha consegnato a Conte la campanella che dà avvio alle riunioni del Consiglio dei ministri.

Nell’intensa scaletta di questa lunga giornata, arriva il momento del primo Consiglio dei ministri e del discorso del presidente Mattarella: ‘L’Italia è in un momento di passaggio dei compiti e delle responsabilità: faccio un forte augurio al nuovo governo e un grazie a quello che ha appena concluso la sua attività. La cornice delle istituzioni repubblicane ha sempre dimostrato di saper consentire all’Italia di saper affrontare senza esitazioni problemi e sfide impegnative che si sono presentate.  L’Italia intende evitare conflitti di ogni tipo e avere un ruolo sempre più positivo e protagonista in Europa. La ricerca di collaborazione caratterizza i rapporti dell’Italia con tutti i paesi del mondo. Solo insieme possiamo affrontare sfide sempre più globali che il contesto internazionale ci pone di fronte. La chiave della pace e del benessere si ottiene con la collaborazione e la comprensione tra i popoli, il progressivo venire meno delle barriere tra i popoli, lo sviluppo condiviso. Questa è del resto l’esperienza presentata dall’Unione europea’.

Moreno Manzi

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