66 immigrati clandestini di nazionalità afgana,sono sbarcati questo pomeriggio al porto di S Maria di Leuca,etremo lembo del Salento,scortati dalle motovedette della capitaneria e della guardia di finanza. ANSA/CLAUDIO LONGO

Governo e primo scontro con l’Europa sui migranti

Dopo il primo summit europeo da presidente del Consiglio del governo Pd-Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte ha riunito Lamorgese e Di Maio, rispettivamente ministro dell’Interno e degli Esteri, per il primo vertice ufficiale dedicato al tema migranti. Presenti anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli.

 Il premier ha aggiornato i ministri dei passi in avanti fatti in Europa e la linea guida del governo dovrebbe essere quella di concedere l’autorizzazione allo sbarco dopo aver ricevuto la certezza sulla redistribuzione dei migranti. Almeno fino a quando il governo non riuscirà a superare lo stallo sul decreto Sicurezza di Matteo Salvini.

Nelle stesse ore il governo italiano deve fare i conti con la prima discussione a livello europeo. Ursula von der Leyen ha affidato a Margaritis Schinas un dossier intitolato ‘Stile di vita europeo’. Messo in questi termini, sembra che il compito dell’Ue debba essere quello di difendere i valori dello stile di vita dell’Unione europea. E messo in questi termini sembra difficile che i paesi dell’Ue possano fare a gomitate per partecipare alla redistribuzione dei migranti che continueranno a fare rotta, per motivi geografici, verso i porti italiani.

Il presidente Conte ha disegnato l’Italia che verrà che, per quanto riguarda i migranti, sarà più accogliente ma anche più rigorosa di quella guidata da Matteo Salvini nelle vesti di Ministro dell’Interno.

 Da un punto di vista pratico, in base all’accordo raggiunto – sulla parola – con l’Unione europea, in seguito ad ogni sbarco di migranti in Italia una parte resterà nel nostro paese e una parte sarà redistribuita in altre nazioni. Ma non ci sarebbe nessun obbligo a riguardo, solo un vantaggio economico per i governi disposti a farsi carico del problema. Quindi se nessun paese dovesse farsi avanti il problema resterebbe esclusivamente italiano.

La Ocean Viking metterà alla prova la nuova Europa Con ogni probabilità la prima prova del nove per il governo giallorosso e l’Unione europea sarà la Ocean Viking, al momento in acque internazionali con un centinaio di persone a bordo. Difficilmente il nuovo ministro degli Interni Lamorgese firmerà il divieto di ingresso in acque italiane. A quel punto resterà da vedere se, come, quando e quante persone saranno accolte dai paesi diversi da quello di accoglienza. E resta anche da capire in che modo l’Italia sarà più rigorosa in tema di migranti.

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