Governo battuto sui conti pubblici. Maggioranza in crisi

E’ stato bocciato dalla Camera il primo articolo inerente il rendimento generale dello Stato. L’esecutivo viene sconfitto per un solo punto. La maggioranza richiesta era infatti  di 291 voti, ma la votazione si è conclusa con 290 favorevoli e 290 contrari.

Tremonti assente, Pdl si infuria: A mancare fra le fila della maggioranza, risultano dai tabulati 14 parlamentari del Pdl, fra i quali gli ex ministri Claudio Sacjola ed Antonio Martino. Mentre l’assenza del ministro Tremonti che ha fatto infuriare il partito del premier non ha influito sul quorum perchè da considerarsi ‘deputato in missione’. Dai banchi della Lega sono mancati due deputati, sei fra quelli dei Responsabili. Oltre Martino e Scajola, sono risultati assenti fra i deputati del Pdl Filippo Ascierto, Vincenzo Barba, Elena Cementero, Giuseppe Cossiga, Sabrina De Camillis, Pietro Franzioso, Marco Martinelli, Giustina Destro, Dore Misuraca, Umberto Scapagnini e Piero Testoni. Ai quali si deve aggiungere Alfonso Papa, recluso a Poggioreale. Se ai deputati dei gruppi di centrodestra (oltre ai 14 Pdl, i nomi dei due leghisti assenti sono quelli del segretario Umbertto Bossi ch pure si trovava a Montecitorio e del deputato Matteo Bragantini mentre quelli dei sei responsabili sono quelli di Paolo Guzzanti, Giuseppe Gianni, Andrea Orsini, Francesco Pionati, Amedeo Porfidia e Domenico Scillipoti) si sommano quelli dei deputati del gruppo Misto che in genere sostengono la maggioranza (Gianfranco Miccichè, Antonio Gaglione, Giancarlo Pittelli e di recente anche Andrea Ronchi) si arriva ad un totale di 26 assenze nella maggioranza, determinanti per la sconfitta del rendiconto dello Stato. Fra i deputati delle opposizioni, infatti, sono risultati assenti al momento del voto solo sei deputati: due del Pd (luigi Nicolais e Angela Mastromauro), tre di Fli (Mirko Tremaglia, Francesco Divella e Antonio Buonfiglio e tre Udc (Luca Volontè e Francesco Bosi, con il leader Pier Ferdinando Casini). Nessuna assenza, invece, nel gruppo Idv.

Una dura sconfitta che è stata accolta da una vera e propria standing ovation dell’ emiciclo: ‘Dimissioni, dimissioni!’.

 

 

Berlusconi allibito, esce senza salutare: Stupefatto del risultato Il presidente del Consiglio Silvio è  rimasto per un po’ seduto al banco del governo, poi ha scambiato qualche parola con i ministri vicini. Alla fine si è alzato e, senza salutare nessuno dei ministri ma intrattenendosi brevemente con il capogruppo del Pdl, Cicchitto, ha lasciato l’emiciclo, scuotendo vistosamente un foglio che aveva in mano.

L’esame del rendiconto generale dell’amministrazione dello Stato riprenderà domani mattina: è quanto ha deciso il presidente della Camera Gianfranco Fini dopo che è stato bocciato il primo articolo del testo. Inizialmente il presidente della Commissione Bilancio aveva chiesto un rinvio solo di un’ora.

Un colpo duro, che manifesta la fine della maggioranza. E’ questa l’opinione del capo del Pd Franceschini: “La maggioranza che sostiene il governo non esiste più, né nel Paese né in questa Camera”.

“Un governo bocciato sul consuntivo non può fare l’assestamento di bilancio e senza assestamento il governo non c’é più. Mi aspetto che Berlusconi ora si convinca ad andare al Quirinale” – afferma Bersani, ed aggiunge: “Noi dell’opposizione oggi siamo stati molto abili se guardate l’andamento delle votazioni. Loro hanno dei problemi e se Berlusconi è arrivato in Aula è perché ha sottovalutato i suoi dimostrando di aver perso il polso della sua gente”.

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