Governo allo studio del Decreto di Agosto

Dopo il Cura Italia e il Dl Rilancio, il Governo sta lavorando a un nuovo decreto legge, il cosiddetto “decreto di agosto”, per stanziare ulteriori misure o rafforzare quelle già decise in risposta all’emergenza coronavirus. Le risorse in gioco dovrebbero essere i 25 miliardi di deficit ulteriore richiesto dal Governo, su cui il Parlamento dovrà esprimersi nei prossimi giorni.

Diverse, dunque, sono le iniziative economiche che dovrebbero essere contenute nel decreto agosto: da una rateizzazione pluriennale dei pagamenti fiscali e contributivi rinviati a settembre, alla proroga della Cig, passando per nuovi incentivi per l’assunzione a tempo indeterminato.

Partendo dalle misure fiscali, il Governo ha intenzione di concedere una rateizzazione pluriennale dei versamenti e delle ritenute fiscali e contributive di marzo, aprile e maggio che sono state rinviate al 16 settembre. I fondi disponibili per la misura sarebbero 4 miliardi, mentre il gettito atteso ammonterebbe a circa 13 miliardi.

Mentre l’Esecutivo discute di una più comprensiva riforma fiscale, con il decreto agostano potrebbe quindi “allungare” le rate fino al 2022, riducendo le quote da pagare entro il 2020.

Altra misura riguarda la cassa integrazione per il Covid-19, che verrà verosimilmente prorogata fino alla fine del 2020. Si aggiungerebbero, in pratica, 18 settimane in più per le aziende che hanno già esaurito le 18 già previste.

L’Esecutivo starebbe però pensando di limitare l’accesso al beneficio solo a quelle imprese che nei primi sei mesi del 2020 hanno subito un calo del fatturato di almeno il 20%. Altra ipotesi “più morbida”, quella di far valere questo requisito solo per accedere alle seconde 9 settimane della “nuova tranche”. Le indennità di disoccupazione NASpI e Dis-Coll vedranno invece una proroga di 2 mesi.

Per contrastare il calo dell’occupazione (secondo l’ultimo rapporto Ocse l’Italia ha perso in 3 mesi 500mila posti di lavoro), si stanno valutando nuovi incentivi per le imprese che assumono, entro l’anno, a tempo indeterminato o che stabilizzano i contratti dei lavoratori a termine.

L’idea del Governo sarebbe quella di procedere con una decontribuzione al 100% per un periodo dai 4 ai 6 mesi per ogni assunzione o stabilizzazione. Sempre sul fronte del lavoro, allo studio dell’Esecutivo ci sarebbe anche una decontribuzione più limitata nel tempo per le aziende che, nonostante il calo di fatturato, richiamino il lavoratori in cassa integrazione. Già annunciata, invece, la proroga del blocco dei licenziamenti per motivi economici.

Previsto anche un rifinanziamento, con una cifra compresa tra gli 800 milioni e 1 miliardo di euro, del Fondo centrale di garanzia, preposto a concedere i prestiti fino a 30mila euro con garanzia al 100% dello Stato alle pmi.

In discussione anche misure a sostegno dei settori più colpiti dalla crisi: ristorazione, agroalimentare, automotive e turismo. In merito a quest’ultimo, il Governo sta discutendo di estendere il superbonus al 110% per ristrutturare alberghi e altre strutture ricettive, e di sospendere per queste strutture il prossimo pagamento Imu.

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