Governo: “Fondi al sud per cura anziani e bambini”

2,3 miliardi al Sud. E’ la cifra che il Governo ha deciso di destinare al Mezzogiorno, secondo quanto previsto dalla fase due del Piano del Governo di Azione-Coesione che  sposta fondi sottoutilizzati o allocati su interventi inefficaci o ormai obsoleti, gestiti dalle amministrazioni centrali dello Stato. In particolare di questi,  nello specifico, 730 milioni andranno a cura dell’infanzia (400 milioni) e degli anziani non autosufficienti (330 milioni). Sovvenzionamenti importanti anche per la promozione e lo sviluppo delle imprese e della ricerca (740,7 milioni).

Tra i provvedimenti per i più piccoli, la creazione di 18mila posti nido fino al 2015

Monti: “misure varate perché chieste da cittadini”. “Fa piacere che Rehn dica che affinché l”Italia raggiunga il pareggio non c’é bisogno di una nuova manovra”, ha detto Monti. “Il governo ha deciso le misure presentate oggi non perché siano state chieste dai partiti, ma perché le richiede da tempo la società italiana. Il governo ha valutato in quale momento poter sporgere la testa al di sopra della superficie dell’acqua. Ma non è minimamente un cambio di marcia, perché l’attenzione all’equità e alla crescita erano iscritte e incastonate anche nelle cose più dure che abbiamo dovuto proporre con la sempre apprezzata partecipazione del Parlamento e dei partiti”, ha detto il premier. “Il Governo non potrebbe vivere senza l’appoggio dei partiti in Parlamento ma non farà cose in cui non crede perché da essi richieste, né rinuncerà a fare cose in cui crede perché i partiti chiedono di non farlo, ha aggiunto.

Monti, poi affronta anche il tema della lotta all’evasione: “di proporzioni non riscontrate nel passato”. Ed infatti, secondo il premier “l’introduzione di elementi di imposizione patrimoniale ai modi per preservare l’indicizzazione delle pensioni più basse, ai tentativi fatti anche nella struttura dell’Imu per tenere conto della politica familiare testimoniano quelli che sono gli obiettivi del governo che ora siamo in una fase in cui è possibile esplicitare meglio”.

“Mi si dice che sono freddo –continua il professore -ma sui problemi e le persone che si impegnano con povertà di mezzi mi accaloro”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

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