Giustizia: scontro frontale tra M5S e Lega. Ripreso il CdM sospeso dopo cinque minuti

La giornata della resa dei conti potrebbe essere arrivata. Lega e M5S sono più distati che mai sulla riforma della Giustizia e il pacchetto Autonomia. Due misure bandiera per i due partiti della maggioranza gialloverde che possono mettere a rischio la tenuta del governo. E’ scontato che il testo del ministro della Giustizia, Bonafede, avrà un sì della Lega condizionato dalla sfida sull’Autonomia. Al Senato, invece, si prepara nel caos il voto sulle mozioni sulla Tav. Tanto che il consiglio dei ministri inizia e viene immediatamente sospeso per ragioni tecniche. Dai palazzi trapela, invece, la necessità di trovare un accordo tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, dopo le bordate reciproche della giornata,per evitare di andare allo scontro frontale e definitivo.

Cdm subito sospeso. Riprende dopo due ore.  Il consiglio dei ministri è iniziato e subito sospeso per ragioni tecniche: era necessario approvare presto, per la firma del presidente della Repubblica, otto proroghe degli scioglimenti di Consiglio comunali e lo scioglimento di un Comune, ; sono state impugnate alcune leggi regionali.  Ma il vero nodo è la riforma della Giustizia targata M5S. Dopo circa due ore  di sospensione, è ripreso a palazzo Chigi il Consiglio dei ministri e al termine dovrebbe esserci una conferenza stampa nella sala dei Galeoni con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

Di Maio: Riforma epocale. Aspetto sì dalla Lega. “Sto sentendo troppi no dalla Lega – ha detto in mattinata Luigi Di Maio – mi auguro che arrivi qualche sì”. “E’ sicuramente una proposta che si deve approvare in Consiglio dei ministri e non vedo perché la Lega si debba opporre. Sono anni che si dice che si devono ridurre i tempi dei processi. Ci siamo, approviamola”, dichiara Di Maio. “Oggi il nostro Alfonso Bonafede porta in Consiglio dei ministri una riforma epocale sulla giustizia – ha scritto su Facebook il vicepremierDi Maio -. Una riforma che sanziona i magistrati che perdono tempo e che riduce drasticamente i tempi dei processi civili e penali rilanciando investimenti e crescita. Basta indagati a vita, chi sbaglia paga e subito. Basta aspettare anni prima di essere risarciti. Basta con le spartizioni di potere al Csm. Mi auguro nessuno pensi di bloccarla, sarebbe un grave danno al Paese”.

Salvini: Riforma fa acqua da tutte le parti. Il ministro Bonafede “ci mette pure la buona volontà” – attacca Matteo Salvini – ma la sua “cosiddetta riforma della giustizia è acqua”, dice il vicepremier in diretta Facebook criticando la bozza che andrà in Cdm. Per il capo del Viminale serve una riforma “vera, imponente, storica e decisiva”. Questo testo, aggiunge, “non è quello che gli italiani si aspettano”.

Bonafede a Salvini: “Parliamo in Cdm non su Fb”. “Ci vediamo in Cdm, non su Facebook e, forse, potrò finalmente sentire le argomentazioni, visto che in preconsiglio nessuno ha detto nulla”. Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha risposto al vicepremier Matteo Salvini che ha definito la riforma della giustizia “acqua”. “So però con certezza – ha aggiunto – che la riforma dimezza i tempi dei processi, favorisce l’economia e gli investimenti, dà tempi certi a chi è coinvolto in un processo e rompe finalmente i rapporti torbidi tra magistratura e politica”.

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