Giulia Bongiorno tra Salvini e immunità

“Sì è vero, sono stata io a consigliare Salvini di non rinunciare all’immunità per il caso Diciotti”. A pochi giorni dal voto in Giunta sul caso della Diciotti, la nave della Guardia Costiera fermata davanti al porto di Catania per non far scendere i migranti che erano stati imbarcati, Giulia Bongiorno parla dei consigli dati a Matteo Salvini su come affrontare la richiesta del tribunale dei ministri che lo avrebbe voluto processare. Consigli dati non in quanto ministro della Pubblica amministrazione, ma da esperto legale. Perché, pur sapendo che se Salvini si fosse fatto processare per le accuse dei giudici di Catania sarebbe stato sicuramente assolto, la Bongiorno ha voluto evitargli di finire invischiato negli artigli della giustizia per sei, sette, dieci anni.

‘Conosco la giustizia italiana…’. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, la Bongiorno mette a nudo le falle della giustizia italiana. Da avvocato quale è li conosce in troppo bene. So che Salvini sarebbe rimasto sotto processo per sei, sette, dieci anni – spiega – e nel frattempo sarebbe stato sempre additato. Da qui il consiglio di non rifiutare l’immunità che la Giunta di Palazzo Madama gli avrebbe dato. Per arrivarci, però, il vicepremier leghista è dovuto prima passare attraverso il tribunale del popolo messo in piedi dal Movimento 5 Stelle. Sulla votazione sulla piattaforma Rousseau, la Bongiorno però non intende prendere prosizione, preferisce lasciare certe polemiche all’elettorato pentastellato.

Circa Redazione

Riprova

Trasporti. Ferrante (Mit): ‘Cassazione fa chiarezza su autovelox, no a Far west’

“L’ordinanza della Corte di Cassazione sulle multe erogate con autovelox non omologati rappresenta un importante …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com