Giubileo, per l’8 dicembre previsto il massimo livello di sicurezza

Il Giubileo della Misericordia sarà l’anno del perdono e della riconciliazione, ha sottolineato Papa Francesco in un’intervista al settimanale ‘Credere’ a pochi giorni dall’8 dicembre, data in cui sarà avviato ufficialmente il Giubileo con l’apertura della Porta Santa, primo evento trasmesso in mondovisione. Il Papa ha sottolineato di essere anche lui un peccatore: ‘Sono peccatore, mi sento peccatore, sono sicuro di esserlo e sono un peccatore al quale il Signore ha guardato con misericordia. Sono, come ho detto ai carcerati in Bolivia, un uomo perdonato’. Poi conferma che durante il Giubileo farà dei segni concreti per mettere in pratica le opere di misericordia: ‘Un venerdì di ogni mese farò un gesto diverso’. Del Giubileo ha parlato anche il prefetto Franco Gabrielli inaugurando la sala gestione dell’evento: ‘L’8 dicembre non ci aspettiamo flussi eccezionali e sono previsti tra i 50 mila e 100 mila. Quel giorno è classificato a livello 2 di safety (il soccorso pubblico) e livello 4 di security (la sicurezza vera a propria). I pellegrini vengano serenamente non perché non siamo in una situazione a rischio ma perché la minaccia è indiscriminata. Raccomando di portare meno bagagli possibile’. In vista dell’avvio dell’anno santo della misericordia via della Conciliazione è rimasta bloccata al traffico, transenne anche intorno a tutta l’area di piazza San Pietro. Diverse pattuglie di polizia e carabinieri hanno vigilato in piazza Pio XI davanti il colonnato berniniano, come di consueto da quanto è stata innalzata l’allerta sicurezza, e nell’area hanno presidiato anche i soldati dell’esercito. I fedeli che sono entrati in piazza San Pietro sono stati sottoposti, come è ormai prassi, a un rigoroso controllo dei metal detector. Dalla sala operativa per il Giubileo, in piazza San Giovanni da Verrazzano, con duemila telecamere interconnesse che riprendono vari punti della città e proiettate sui monitor. Rivolgendosi ai fedeli il prefetto ha aggiunto: ‘I cittadini, i turisti e i pellegrini siano e debbono essere nelle condizioni di venire serenamente e tranquillamente a Roma. E non perché non siamo in una situazione di rischio ma perché la minaccia che incombe è assolutamente indiscriminata. A mio figlio che mi chiedeva come comportarsi ho risposto di continuare a vivere la vita che viveva. La gestione del rischio non può essere una cosa che il cittadino può tenere sotto controllo se non evitando di andare al cinema, al ristorante, al tetro, al bar e in qualsiasi altro luogo pubblico. E questo credo che sia una cosa irrealizzabile’. Ho sempre sostenuto, ha aggiunto Gabrielli, che l’evento giubilare è un evento che non avrebbe avuto gli afflussi di cui si è vagheggiato come 30-40milioni. Ad oggi riteniamo che non ci siano le condizioni specifiche per un ulteriore aumento di presenze sulla capitale. In una città come Roma la questione non è solo l’arrivo dei pellegrini ma anche dei turisti che non necessariamente sono pellegrini. Tradizionalmente e statisticamente eventi di questo tipo incidono negativamente sul flusso turistico e aumentano ovviamente il flusso del turismo religioso. Per il commissario di Roma, Francesco Paolo Tronca, il Giubileo sarà una sperimentazione di un modo operativo di fare squadra che rimarrà a Roma Capitale come patrimonio per la gestione del quotidiano. Il prefetto e il commissario hanno inaugurato la Sala Gestione Giubileo dove sarà possibile avere una visione completa sulla città con un sistema di integrazione comunicativa tra le centrali operative delle forze di polizia, la polizia locale, i vigili del fuoco e le aziende municipalizzate attraverso lo strumento della videoconferenza e del sistema via radio, oltre a un sistema cartografico dinamico disegnato e alimentato da Sogei per valutare gli scenari in tempo reale, ed effettuare un monitoraggio continuo durante lo svolgimento degli eventi. Questa sala costituirà il grande occhio sul Giubileo. Rappresenta un momento importantissimo, ha spiegato Tronca, perché si rivelerà la cabina di regia operativa di tutte le forze messe in campo. E’ l’epilogo di mesi di lavoro, un lavoro accurato e dettagliato che si deve poi rivelare utile, e l’utilità la si rivela sul terreno quando ci sono i problemi e bisogna trovare le soluzioni in tempi brevi. Non ci sarà nessun cedimento da parte della macchina comunale nel proprio impegno per questo evento. Intanto, dovrebbero arrivare all’Atac nel prossimo mese di marzo, salvo ‘intoppi’ nella procedura, i 150 nuovi autobus che saranno messi in strada per il Giubileo. L’azienda di via Prenestina, ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il bando di gara relativo all’acquisto in leasing di due tipologie di vetture, 130 bus da 12 metri e 20 da 18 metri, che circoleranno per i prossimi 10 anni. Il termine per la presentazione delle offerte da parte delle aziende interessate è il 18 febbraio 2016 e le buste saranno aperte il giorno successivo. L’appalto vale oltre 51 milioni, di cui 38 serviranno per la fornitura dei 150 bus e 13 per gli oneri relativi alle rate del leasing, e sarà aggiudicato con il criterio dell’offerta più vantaggiosa. Svelato poi il mistero del perché ieri sera la cupola di San Pietro è rimasta al buio per alcune ore, destando stupore e preoccupazione, visto anche il clima di paura diffusosi in tutta Europa, Italia in primis, a seguito dei sanguinosi attentati di Parigi del 13 novembre. L’allerta antiterrorismo aveva infatti invaso gli animi dei passanti ed anche dei telespettatori, informati del black out in Vaticano dalla trasmissione ‘Chi l’ha visto’, che andava in onda in diretta proprio in quei minuti. Il mistero dopo alcune ore è stato presto risolto perché si è trattato solo di prove tecniche in vista dell’imminente inizio del Giubileo della Misericordia, ha fatto sapere il Vaticano attraverso un comunicato diramato da padre Ciro Benedettini, vicedirettore della sala stampa vaticana. Nessun allarme terrorismo in atto ma semplicemente un ‘test’ sull’impianto di illuminazione,  in preparazione dello spettacolo di luci ‘Fiat Lux’ in programma sulla facciata della Basilica per l’apertura ufficiale del Giubileo, il prossimo 8 dicembre.

Cocis

 

 

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