Giorgia Meloni e la relocation dei migranti

‘La posizione di Fratelli d’Italia sull’immigrazione è semplice: chiediamo il rispetto della legge, sia di quella internazionale sui profughi, che di quella italiana sui permessi di soggiorno. La posizione della sinistra invece è aggirare la legge inventandosi la qualunque. L’ultima trovata è stata la  ‘protezione umanitaria’, forma di tutela che non esiste in nessun angolo del mondo ma che il governo usa per tutelare gli immigrati clandestini che arrivano nella nostra nazione e che non hanno né diritto allo status di rifugiato secondo la convenzione di Ginevra né alla protezione sussidiaria stabilita a livello europeo’,  scrive su Facebook la leader di Fd, Giorgia Meloni.

Mi trovo perciò costretta,   sottolinea Meloni,   a spegnere i facili entusiasmi di Renzi e Gentiloni, dopo l’ok della Corte di Giustizia Ue sulla redistribuzione di richiedenti asilo negli Stati dell’Unione: non si tratta di una vittoria per l’Italia. La relocation, infatti, riguarda solo i rifugiati che hanno ottenuto l’asilo e i richiedenti asilo che provengono da nazioni le cui le domande vengono riconosciute almeno il 75% delle volte.

Per capirci: i numeri prodotti dal Viminale,  conclude la Meloni, ci dicono che il 5% di chi sbarca ha diritto allo  status di rifugiato secondo la convenzione di Ginevra, circa il 15% ha diritto alla protezione sussidiaria stabilita a livello europeo.

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