«Invece di ammettere i propri evidenti fallimenti e chiedere umilmente scusa agli italiani, il Governo “dei migliori” continua con la sua folle e illiberale deriva ideologica, arrivando ad intaccare ancora di più i diritti civili», afferma Giorgia Meloni, in un post su Facebook. «Sembra di essere tornati ai tempi del peggior governo giallorosso, con il Pd, Speranza e qualche altro ministro “illuminato” a dettare legge».
La leader di FdI incalza. E in un altro post evidenzia la questione delle bollette. «Un’impennata senza precedenti sulla quale il sistema mainstream tace», afferma. E riporta le parole di Marcello Veneziani: «Quest’anno gli italiani sacrificheranno il 20% delle loro entrate dal caro-prezzi e al caro-energia. Un’impennata senza precedenti, lo dicono tutti. Tutti meno i giornaloni, le tv pubbliche e l’informazione di regime».
«Uno degli effetti spesso taciuti della pandemia è stato l’ulteriore divario nella distribuzione della ricchezza», aggiunge Giorgia Meloni. «Milioni di nuovi poveri da una parte, e pochi fortunati che hanno continuato ad arricchirsi, alcuni con attività illecite. Tra questi gli scafisti, che hanno potuto continuare indisturbati la loro attività di sfruttamento grazie alla sinistra e al governo italiano. Obblighi e restrizioni per lavoratori e attività onesti, porti aperti per i clandestini e gli sfruttatori. È questo il governo tanto osannato da stampa e mainstream?».
“Siamo responsabilmente al governo ma non acquiescenti a misure, come gli obblighi che incidono profondamente sulla libertà al lavoro che è tutelata dalla Costituzione o a misure senza fondamento scientifico visto che la maggioranza assoluta dei ricoverati Covid ha ben più di 60 anni”. Così i ministri della Lega Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia ed Erika Stefani, con una nota diramata con il consiglio dei ministri ancora in corso.
“Inoltre – sottolineano i leghisti – manca l’assunzione esplicita di responsabilità dello Stato quando si introduce un obbligo vaccinale. Formuleremo inoltre una proposta per consentire l’anticipo del tfr a chi è rimasto senza stipendio perché sospeso dal lavoro per permettere il sostegno delle famiglie altrimenti prive di reddito”.
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