Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato con orgoglio che la riduzione dello spread e dei tassi sul debito è una conquista significativa per il governo. Parole forti quelle pronunciate durante il Consiglio dei ministri, che si è tenuto a Palazzo Chigi: “Dobbiamo essere fieri”, ha affermato la premier, ribadendo il risultato storico ottenuto sui conti pubblici.
Il discorso della Premier ha sottolineato l’efficacia dell’azione del governo, portando alla luce i dati ufficiali.
Meloni ha evidenziato che, secondo i calcoli dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UpB), l’Italia risparmierà ben 10,4 miliardi di euro nel biennio 2025/26. Questo risparmio è superiore rispetto alle previsioni contenute nel Documento di economia e finanza (Def) di aprile 2024. Se si considerano anche gli anni successivi, il risparmio totale potrebbe salire a 21 miliardi di euro, un risultato che fa sembrare sempre più concreta la capacità del governo di gestire le finanze pubbliche.
Secondo l’UpB, i dati mostrano un livello di spread inferiore di ben 30 punti rispetto alle stime precedenti, con un risparmio sugli interessi che potrebbe ammontare a 17,1 miliardi nel periodo 2025-2029.
Meloni ha sottolineato come questo risparmio non solo rappresenti un segno della crescente fiducia degli investitori nei confronti dell’Italia, ma anche una risorsa fondamentale da destinare a settori cruciali come sanità, scuola, e infrastrutture.
“Questa affidabilità si traduce in una diminuzione dello spread e dei tassi sul debito, e accresce sempre più l’appeal dei titoli di Stato italiani”, ha detto la Premier.
Il messaggio di Meloni è chiaro: l’Italia sta vivendo un cambiamento radicale nelle sue politiche economiche: “Si tratta di un cambio di passo radicale rispetto alle scelte irresponsabili del passato”, ha dichiarato facendo riferimento alle precedenti gestioni politiche.
La riduzione dello spread e l’aumento della richiesta di titoli di stato sono i segni tangibili di un’Italia che sta ritrovando la sua forza economica.
Un risultato, sottolineato dalla stampa, frutto della credibilità e dell’affidabilità del governo, ribadita anche con la legge di bilancio varato da poco. “Questa affidabilità – rimarca soddisfatta Meloni – si traduce in una diminuzione dello spread e dei tassi sul debito. E accresce sempre più l’appeal dei titoli di Stato italiani che, ad ogni nuova emissione, stabiliscono un nuovo record di richieste”.
Flussi migratori in calo grazie all’azione dell’Italia, il riferimento è all’inversione di tendenza dei flussi migratori: “Oggi Frontex ci fa sapere che, complessivamente, il numero di ingressi irregolari di migranti registrati nell’Unione europea nel 2024 è calato al livello più basso dal 2021, quando i flussi migratori risentivano ancora della pandemia da Covid. Riduzione dei flussi dovuta principalmente al drastico calo degli ingressi sulla rotta del Mediterraneo centrale, grazie al crollo delle partenze da Tunisia e Libia. E questo è sicuramente un risultato dovuto all’azione dell’Italia”, sottolinea la premier al tavolo con i ministri. “Così come la riduzione complessiva degli ingressi irregolari nell’Unione europea, anche sulle altre rotte, come quella balcanica, dipende dal grande lavoro che il nostro governo ha intrapreso in questi anni e che sta dando ottimi risultati. Due buone notizie delle quali dobbiamo essere fieri, e che ci incoraggiano a proseguire con costanza e determinazione”.