Yellow vest demonstrators march Saturday, Feb. 2, 2019 in Paris. France's yellow vest protesters are taking to the streets to keep pressure on French President Emmanuel Macron's government, for the 12th straight weekend of demonstrations. This week, demonstrators in the French capital are planning to pay tribute to the yellow vests injured during clashes with police. (ANSA/AP Photo/Francois Mori) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.]

Gilet gialli restano compatti, ancora scontri a Parigi

Più gilet gialli a Parigi, meno in provincia, ma il movimento – giunto oggi al 12/o atto della sua protesta – tiene duro. I leader della piazza si sono compattati nella capitale, dove oggi c’è stato il corteo più numeroso, 14.000 persone, per rendere omaggio alle “teste rotte”, i feriti. E in prima fila c’erano loro, quelli che hanno perso un occhio o che hanno la gamba ingessata. Ma a place de la Republique sono tornati i casseur, protagonisti di violenti scontri con la polizia. Erano 58.600 i gilet gialli in tutta la Francia, contro 69.000 della settimana scorsa. Ma a Parigi erano 14.000 e i conti sono stati fatti, per la prima volta, da un organismo indipendente e non dalla polizia. Il movimento è apparso compatto e deciso ad andare avanti, almeno fino al 15 marzo, giorno in cui si concluderà il Grande dibattito nazionale voluto da Macron. Ma la maggior parte vuole andare avanti fino alle europee, anche se i leader in campo oggi si sono ricompattati proprio sul “no” alla svolta politica del movimento, le quattro liste che vari leader vogliono presentare alle europee. A Parigi hanno sfilato insieme, nonostante i dissensi degli ultimi tempi, Eric Drouet, Priscillia Ludosky e Maxime Nicolle, alias Fly Rider. La manifestazione era dedicata ai feriti, in particolare quelli dalle controverse flash-ball. E in prima fila c’era Jerome Rodrigues, il gilet giallo braccio destro di Eric Drouet che la settimana scorsa è stato gravemente ferito all’occhio da uno di questi proiettili antisommossa. In tutto sono almeno una settantina, secondo fonti giornalistiche, le persone che in queste settimane lamentano danni permanenti provocati da granate assordanti e proiettili di gomma.

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