epa05939378 French presidential election candidate for the 'En Marche!' (Onwards!) political movement, Emmanuel Macron delivers his speech during a rally in Paris, France, 01 May 2017. Far-right Front National (FN) party candidate Marine Le-Pen and 'En Marche!' (Onwards!) party candidate Emmanuel Macron arrived in the lead positions in the first round of the presidential elections. France will hold the second round on 07 May 2017. EPA/IAN LANGSDON

Gilet gialli, il discorso di Macron

Emmanuel Macron ha ricevuto  i presidenti di Senato e Assemblea Nazionale, ma anche sindacati, parti sociali e rappresentanti locali: è la sua ultima “grande concertazione”, prima del solenne discorso televisivo alla nazione che ha pronunciato ieri sera  alle 20 dall’Eliseo, da molti considerato come un cruciale punto di svolta per il suo quinquennato. Ed è ancora un mea culpa quello del presidente francese, che con questo discorso – ritengono in molti – si gioca il suo futuro politico.

Le richieste dei gilet gialli sono legittime ma saremo intransigenti con la violenza che non può essere tollerata, ha detto Macron nel suo discorso alla nazione: ‘Questa indignazione è condivisa da molti francesi. Abbiamo risposto all’aumento della tassa sul carburante, ma servono misure profonde. La collera è giusta, in un certo senso. Mi rendo conto di aver fatto male ad alcuni francesi con le mie dichiarazioni. Vedo uno stato di emergenza sociale ed economico della Francia: ne usciremo bene tutti insieme, lo voglio per la Francia, siamo apripista per noi e per gli altri. Non possiamo restare divisi. Attraversando questa crisi, riconcilieremo i francesi’,  ha continuato annunciando ‘misure già questa settimana’, precisando che il governo prenderà misure sociali: ‘Decreto oggi uno stato di emergenza economica e sociale. Aumenterò stipendio minimo ai francesi e gli straordinari saranno esenti dalla tasse, inoltre già nel 2019 chiederò alle imprese di dare bonus che saranno detassati ai lavori. Macron chiude poi il discorso – durato una decina di minuti – con un’esortazione: ‘Ce la faremo. Vive la France. Vive la Republique’.

La Francia, nel quatro trimestre, perderà lo 0,1% di Pil a causa delle proteste messe in atto dai Gilet gialli, dice il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire alla radio Rtl: ‘Penso che gli avvenimenti attuali di faranno perdere 0,1 punti di crescita della nostra ricchezza nazionale nel quarto trimestre”. Il ministro ha precisato che comunque non verranno al momento riviste al ribasso le stime di crescita dell’anno, previste all’1,7%. La Banca di Francia ha oggi dimezzato le sue previsioni di crescita nel quarto trimestre, portandole allo 0,2% dallo 0,4%, citando l’impatto delle proteste dei ‘gilet gialli’,  che hanno colpito l’attivita’ dei servizi.

Nella stazione centrale di Norimberga, circa 50 lavoratori delle Ferrovie tedesche (Deutsche Bahn) manifestano con indosso dei gilet gialli, in segno di solidarietà con i dimostranti francesi. Ieri in Germania sono interrote tutte le principali linee ferroviarie, a causa di uno sciopero dei lavoratori delle ferrovie nell’ambito delle trattative salariali, ha annunciato Deutsche Bahn. I collegamenti interregionali sono interrotti in tutto il paese a causa di uno sciopero di 4 ore, che è iniziato alle 5, ha scritto la compagnia ferroviaria in un comunicato.

 

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