George H.W. Bush voterà per la Clinton

L’ex presidente americano George H.W. Bush si preparerebbe a girare le spalle al suo partito e votare per Hillary Clinton. Lo riporta ‘Politico’ citando Kathleen Hartington Kennedy Townsend, l’ex assistente del governatore del Maryland e figlia di Robert F. Kennedy. Townsend riferisce di un incontro con George H.W. Bush e di come l’ex presidente le abbia detto di voler votare per Clinton. La notizia  e’ emblematica di un presente della politica americana che a meno di 50 giorni dal voto si conferma spiazzata e sconvolta dalla cavalcata del re del mattone Donald Trump. La verifica con un portavoce di George H. W. Bush, Jim McGrath, che non conferma ma non smentisce: ‘Il voto che il presidente esprimera’ tra circa 50 giorni e’ privato e tale rimarra’’. Un fatto sorprendente se si considera che Bush senior potrebbe cosi’ votare per la moglie del suo ex rivale, Bill Clinton, che lo sconfisse nel 1992 sbarrandogli la strada verso un secondo mandato alla Casa Bianca. Eppure nella politica americana corrente non e’ un fulmine a ciel sereno. Il clan Bush al completo da tempo aveva fatto un passo indietro rispetto alle scelte del partito repubblicano e,  pur nel codice di ‘nessuna conferma, nessuna smentita’,  aveva di fatto espresso con chiarezza la sua posizione quando nessuno si era presentato alla convention del Grand Old party a Cleveland a luglio per l’incoronazione di Donald Trump candidato repubblicano. Insieme con Mitt Romney, i Bush si erano cosi’ fatti testimonial dello scontento di un establishment e di una vecchia guardia repubblicana che di Trump non si fida per il rumore dell’antipolitica cui Trump fa da calamita.   L’ultima polemica in ordine di tempo nell’area Trump e’ opera di Donald Junior, il primogenito dei figli del tycoon che aspira alla presidenza degli Stati Uniti,  e che torna a far parlare di se’ per via di una controversa incursione su Twitter,  mezzo prediletto anche dal padre candidato,  in cui ha paragonato i rifugiati siriani a delle caramelle avvelenate scatenando la furia del web e anche la reazione dell’azienda che produce i dolciumi citati. In un tweet Donald Junior ha pubblicato la foto di un recipiente pieno di caramelle e sotto la frase: ‘Se avessi una ciotola di Skittles (una marca di caramelle) e ti dicessi che mangiarne tre ti ucciderebbe, ne prenderesti una manciata? Questo è il nostro problema con i rifugiati siriani’ Il figlio di Trump ha poi aggiunto: ‘Questa immagine dice tutto. Lasciamo perdere l’agenda politicamente corretta che non mette l’America al primo posto’. Una sorta di ‘manifesto elettorale’ con il quale pero’ l’azienda che produce quelle caramelle non vuole essere associata: ‘Gli Skittles sono dolci. I rifugiati sono persone. Noi non pensiamo che sia un’analogia adatta’,  ha fatto presente a chiare lettere.

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