Gentiloni su web tax, riforme e patrimoniale

‘Non credo” sia necessaria una patrimoniale per risollevarci dalla crisi economica post Covid. Lo ha affermato il commissario europeo per l’economia. Paolo Gentiloni, intervenendo a Sky tg24. ”Mentre credo che la proposta con cui gli americani hanno rilanciato la discussione su uno dei due pilastri di questa discussione internazionale, che è quella di stabilire una tassazione sulle grandissime imprese multinazionali che consenta di pagare le tasse non dove queste grandissime imprese hanno la sede del proprio quartiere generale ma dove sviluppano la loro attività”.

”La cosa che va superata, perché è completamente anacronistica, è l’idea che una grandissima multinazionale paga le tasse dove ha deciso stabilire il proprio quartiere generale, magari casualmente perché in quel paese c’è una tassazione molto molto bassa”, afferma Gentiloni. ”Bisogna che le tasse si paghino, ormai, non dove hai la sede fisica ma dove sviluppi la tua attività. E’ molto importante che questa sia una proposta americana”. ”I tempi sono per la proposta di una legge delega (di riforma fiscale) da parte del governo, la farà certamente recependo le indicazioni del parlamento”, afferma. ”So che ne sta discutendo da alcune settimane, poi come sempre una legge delega prevede che i decreti attuativi vengano approvati dal parlamento”, ricorda. ”Penso che tutti i cittadini italiani siamo consapevoli dell’importanza di fare un’operazione di semplificazione del nostro regime fiscale, che renda più efficace la lotta all’evasione fiscale e che non sia un’operazione che pesi sui nostri bilanci, accumulando debito per le future generazioni”, aggiunge.

”Farlo non è facile”, ammette Gentiloni. ”E’ chiaro che tutti questi impegni di riforma devono avere alle spalle una consapevolezza che siamo in una missione comune straordinaria. Se non c’è consapevolezza dell’eccezionalità della risposta a questa crisi e dell’importanza di dare una risposta insieme, le forze sociali e politiche, sarà molto difficile perché sono riforme di cui parliamo in Italia da un quarto di secolo e farle così rapidamente, rispettare anche gli impegni di investimento sull’ambiente sul digitale, da qui al 2026 non sarà affatto un’impresa facile. Però se non ci riusciamo adesso sarà difficile farlo in un’altra occasione, quindi abbiamo davvero una bellissima occasione”.

”Noi vogliamo sostenere questa grande discussione che c’è a livello globale, per modificare il regime di tassazione globale. In questa grande discussione sono stati fatti dei passi avanti, recentemente, eccezionali”, afferma. La pandemia, sottolinea, ”ha reso più evidente la necessità di accelerare le modifiche sul sistema di tassazione globale” e la nuova amministrazione americana ”da una posizione di distinguo rispetto alla comunità globale, è passata a una posizione molto attiva”. Quindi, sottolinea Gentiloni, ”le proposte che presenterò oggi sarà la voce dell’Unione europea, per stare dentro questa grande trasformazione e avere un sistema di tassazione globale che tenga conto delle nuove realtà”.

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