Italian Premier Paolo Gentiloni speaks during a press conference held at the end of the Cabinet meeting at Chigi Palace in Rome, Italy, 28 July 2017. Paolo Gentiloni's government on Friday approved a resolution for an Italian mission of support to the Libyan coast guard. Gentiloni said the Italian mission should be considered "a step forward in Italy's contribution to the Libyan authorities' capacity to take the initiative against traffickers and reinforce their capacity to control their borders and national territory". ANSA/GIUSEPPE LAMI

Gentiloni e i populisti

‘Alle prossime elezioni in Italia non trionferanno i populisti e gli anti europei’,   ha detto il Premier Paolo Gentiloni in un’intervista alla Cnbc a Davos, secondo quanto riferisce Bloomberg, auspicando una vittoria del centro sinistra.

‘Dobbiamo essere molto attenti con queste elezioni a non interrompere il processo di riforme che abbiamo realizzato negli ultimi cinque anni con lo sforzo dei lavoratori e delle imprese italiane. Sarebbe molto grave’, ha proseguito Gentiloni sottolineando che siamo sulla strada giusta, visto che l’economia è tornata a crescere, ma come tutti sappiamo il fatto che abbiamo numeri di crescita positivi non comporta automaticamente che abbiamo risolto tutti i nostri problemi sociali e politici.

Il premier si è detto quindi ‘non interessato’ a formare una coalizione con il centro destra guidato da Silvio Berlusconi ed ha rimarcato il fatto che l’esito elettorale di un Parlamento in stallo non sarebbe positivo per il Paese:  ‘Speriamo che non sia questo il caso e che il centro sinistra che rappresento abbia la maggioranza. In ogni caso penso che saremo il pilastro di una possibile coalizione’.

Molto preoccupato il premier si mostra invece per il peso della Lega nella coalizione di centrodestra: ‘L’ultima volta che il centrodestra andò al governo le cifre furono queste: Berlusconi 37,2 per cento, Lega nord 8 per cento’, ricorda Gentiloni: ‘In quel contesto l’idea di addomesticare la Lega poteva funzionare. Oggi le proporzioni sono incomparabili. Sono praticamente paritarie’. Secondo il capo del governo, con questi rapporti di forza Berlusconi non può essere considerato un argine al populismo, e non riuscirà ad ‘addomesticare’ Salvini e i suoi.

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