Gelo in Friuli tra Schlein e Conte

Conte annuncia che ‘il Movimento non ha alcuna difficoltà a continuare a correre da solo, e nessuno pensi dunque che il Friuli sia ‘un laboratorio’ di alleanze future, perché ‘le intese si fanno quando c’è l’opportunità di condividere obiettivi politici chiari e molto ambiziosi, e impegni certi per i cittadini. Se no ‘meglio andare da soli’.  In pratica sbatte la porta in faccia a Schlein, che aveva lanciato l’invito a ‘chiudersi in una stanza per trovare un accordo’ e coordinarsi come opposizione: ‘Preferisco una passeggiata all’aperto, si respira meglio’, dice a Repubblica.

Di certo c’è solo che oggi il capo dei Cinque Stelle dovrà vedersela con un risultato che si preannuncia assai magro per il suo partito mentre i sondaggi continuano a dare M5s in discesa e il Pd in salita.

Il voto regionale crea problemi anche al Pd: ‘Sono segretaria solo da 20 giorni, anche se sembra un secolo: questo non è un test su di me’, avverte Elly Schlein dal Friuli, dove è andata per la volata finale della campagna elettorale, mettendo le mani avanti.  La riconferma di Massimiliano Fedriga viene data  per scontata.  I suoi invitano a guardare innanzitutto al voto di lista, con i sondaggi che hanno segnato  una netta ripresa dopo l’elezione di Elly: al comizio di Udine la gente è rimasta fuori perché il teatro era pieno. Il primo obiettivo di Schlein, in vista delle elezioni europee del prossimo anno, è quello di ‘svuotare il serbatoio di Conte, riprendendoci i voti di sinistra finiti ai grillini’.

Regna gelo tra l’ex premier pentastellato e la nuova segretaria del Pd:  i due erano entrambi a Trieste, lui in arrivo e lei in partenza, ma hanno scelto di non incrociarsi. Nessun incontro, neppure un saluto di sfuggita: ‘Ah, Giuseppe viene qui? Non lo sapevo’, finge di cadere dalle nuvole lei. E lui reagisce buttando acqua gelata sull’alleanza coi dem e frenando su ulteriori intese alle amministrative di maggio. Schlein replica con altrettanta freddezza: in Friuli, spiega, la coalizione con 5S si deve solo ‘alla credibilità del candidato’,   per il resto non si fanno alleanze ‘a scatola chiusa e tra dirigenti’. Il neo-capogruppo Francesco Boccia dice: ‘Non possiamo non unire le forze in Parlamento per fare opposizione. Poi il tempo dirà se potremo farlo anche alle elezioni’.

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