Gelo dei vescovi sull’assoluzione di Berlusconi

Berlusconi soddisfatto e pronto a rientrare in campo ‘festeggia’ l’assoluzione in Cassazione nel processo Ruby con un appello all’unità del partito. Ma la sentenza crea polemiche e il quotidiano dei vescovi, questa mattina va all’attacco sostenuto dal segretario generale della Cei.  C’è molto da riflettere su come è stato imbastito il processo e sulle sue conseguenze ma l’esito penale favorevole a Berlusconi non cancella il rilievo istituzionale e morale del caso,  è quanto scrive il direttore di Avvenire Marco Tarquinio. Rispondendo alle lettere dei lettori, il direttore del giornale cattolico sottolinea: “Anche solo per il fatto che un simile processo sia stato possibile, è evidente che un’assoluzione con le motivazioni finora conosciute non coincide con un diploma di benemerenza politica e di approvazione morale”. Sottolineando che nelle lettere giunte al giornale ci sono “pensieri conditi da risate” il direttore di Avvenire commenta: “Credo che in realtà ci sia poco da ridere”.  “Avvenire ha preso una posizione coraggiosa che va sostenuta e confermata”: così il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, sul commento del giornale dei vescovi sull’assoluzione di Berlusconi. “La legge arriva fino a un certo punto ma il discorso morale è un altro”. Galantino, parlando a margine di un convegno sul servizio civile, ha aggiunto che la questione non riguarda “solo Berlusconi. Tutte le volte in cui c’è una assoluzione bisogna andare a leggere le motivazioni. Ma il dettato legislativo arriva fino ad un certo punto, il discorso morale è un altro”. Facendo ‘esempio della legge sull’aborto il vescovo fa presente che “se un fatto è legale non è detto che sia morale”.

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