La Scozia deve essere autorizzata a indire un nuovo referendum sull’autodeterminazione dopo la schiacciante vittoria dei conservatori alle elezioni di ieri, che mettono il Regno Unito in dirittura di arrivo verso la Brexit. “Boris Johnson avrà magari ricevuto un mandato per fare uscire l’Inghilterra dall’Unione Europea. Non ha assolutamente il mandato di fare uscire la Scozia dall’Unione Europea. La Scozia deve avere possibilità di scelta sul proprio futuro”, ha dichiarato la leader dello Scottish National Party (SNP) Nicola Sturgeon, capo del governo scozzese.
I nazionalisti scozzesi dell’SNP hanno registrato un netto avanzamento, ottenendo 48 seggi dei 59 assegnati alla Scozia a Westminster e questo dato rafforza la richiesta di un secondo referendum sull’indipendenza. Richiesta che non implica che la consultazione ci sarà, anzi, visto che un referendum sull’autodeterminazione scozzese dovrebbe essere votato dalla maggioranza del parlamento britannico, ora controllato saldamente dai Tories.
L’ex leader dei Tories scozzesi, Ruth Davidson, scettica sulle possibilità di successo del Partito Nazionale scozzese a queste elezioni, aveva promesso di nuotare nuda nel lago di Loch Ness se l’SNP avesse ottenuto più di 50 deputati. Pericolo scampato per un soffio.