Gaslini. Medici italiani scoprono come il tumore ‘disarma’ le difese immunitarie

Importante scoperta per la lotta contro i tumori. I medici dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova hanno individuato il modo in cui il melanoma mette fuori gioco il sistema immunitario. La ricerca degli scienziati italiani ha accertato, praticamente, il meccanismo attraverso cui il tumore maligno sfugge al controllo del sistema immunitario e in particolare delle cellule Natural Killer (NK). In laboratori è stato dimostrato, inoltre, come l’utilizzo di determinati farmaci consenta di ‘rivitalizzare’ le NK, che così ritornano ad aggredire le cellule tumorali. Una scoperta importantissima, quella che giunge da Genova, che allarga notevolmente le frontiere della lotta contro i tumori.

Una nota dello staff sanitario del Gaslini precisa che “la sorveglianza nei confronti dei tumori da parte del sistema immunitario é principalmente dovuta ai linfociti T ed alle cellule Natural Killer (NK). Tuttavia in alcuni casi le cellule tumorali riescono ad eludere il controllo del sistema e a sopravvivere e a diffondersi nell’organismo perché mettono in atto strategie in grado di inibire l’azione dei linfociti”. La ricerca, effettuata dalla dott.ssa Gabriella Pietra e dai collaboratori che operano presso i laboratori diretti dal proff. Lorenzo Moretta e dalla proff.ssa Maria Cristina Mingari presso l’Istituto Giannina Gaslini e pubblicata su Cancer Research, ha dimostrato come le cellule di melanoma, quando incontrano le cellule NK, producono sostanze (la PGE-2 e la kinurenina) in grado di bloccare le cellule NK, le quali, a contatto con il tumore, vengono rese innocue. In questo modo le difese del corpo umano diventano inefficaci e assistono impotenti alla moltiplicazione e al diffondersi delle cellule tumorali. Gli scienziati italiani hanno, però, dimostrato che esiste la possibilità di rivitalizzare queste cellule per ostacolare e combattere il diffondersi del carcinoma. Gli autori dello studio hanno dimostrato (in laboratorio) che l’utilizzo di farmaci che bloccano la PGE-2 o l’enzima che produce la kinurenina (IDO) permette alle cellule NK di “recuperare le armi” e di uccidere, così, le cellule del tumore. In questo modo viene indicata una strada ‘nuova’ per progettare sperimentazioni cliniche mirate al ripristino delle difese immunitarie fiaccate dal tumore.

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