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Ha dell’incredibile la notizia di cronaca che arriva da Garlate, dove un bambino di dodici anni è stato colpito dal daspo e non potrà prendere lo scuolabus per i prossimi trenta giorni.
La decisione è stata presa dal sindaco della città, messo al corrente di una situazione difficile da gestire per i volontari e gli operatori in servizio sullo scuolabus. Il dodicenne in questione, insieme con un gruppo di amici, si rendeva protagonista di veri e propri atti di bullismo sul mezzo che accompagna i bambini da scuola a casa. Urla, dispetti, insulti e altri atteggiamenti sopra le righe contribuivano a rendere lo scuolabus un mezzo non sicuro e sicuramente non piacevole, né per i bambini né per gli adulti incaricati di controllare i ragazzi.
Da qui la decisione del primo cittadino di Garlate che, dopo una serie di avvertimenti alla famiglia del piccolo, ha deciso di ricorrere al daspo nella speranza che la linea dura possa risolvere definitivamente la questione. Il dodicenne è stato quindi sospeso dal servizio per trenta giorni, durante i quali il tragitto da casa alla scuola, e viceversa, sarà a carico dei suoi genitori. Per i suoi complici, cinque ragazzi di dodici anni, è scattata la diffida, una sorta di ammonizione. Nel caso in cui dovessero continuare a disturbare saranno interdetti anche loro dal servizio. Almeno per trenta giorni. Si divide l’opinione pubblica. La piccola Garlate si è divisa sulla decisione del sindaco. Alcuni hanno definito esagerato e discriminatorio il provvedimento, altri hanno tirato un sospiro di sollievo nella speranza che le maniere forti possano riportare la calma e la serenità sul pulmino.
