G7 Taormina e uomo con coppola nella locandina

Si svolgerà a fine maggio  il prossimo G7,  che verrà ospitato dal 26 al 27 maggio a Taormina. A suscitare un vespaio di polemiche  è stata la locandina promozionale dell’evento, presente nell’app governativa per i giornalisti che vogliono accreditarsi. Un’immagine di un uomo con la coppola che guarda desideroso una donna; un’immagine che riporta in auge tutti gli stereotipi su siciliani e italiani.

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Sigaretta pendente dalle labbra, sguardo da ‘maschio latino’ mentre osserva una giovane dai capelli neri e gli occhi bassi. Insomma, una scena che ricorda molto il giovane Michael Corleone del Padrino di Coppola o film alla Divorzio all’italiana. Ma sui social c’è una vera e propria rivolta, sia su Facebook che su Twitter.

 Inizialmente il G7 avrebbe dovuto tenersi a Firenze, ma fu Renzi, nel 2106, a spostare l’appuntamento in Sicilia per dare visibilità a una terra ancora martoriata da mafia e pregiudizi. Ed è proprio la contraddizione tra la scelta della location e della locandina che viene notata dall’ex assessore regionale al Turismo della Sicilia, Cleo Li Calzi, oggi nel Cda dell’aeroporto di Palermo: ‘Renzi aveva scelto Taormina, preferendola anche a Firenze, perché voleva dare al mondo un’immagine mediatica della Sicilia sganciata dai pregiudizi e fondata sulla bellezza del suo patrimonio culturale. Non devono averlo compreso’.

Annunciata anche una mail bombing alla Presidenza del Consiglio.  Si dice indignato il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, che spiega all’Adnkronos di volere scrivere una lettera al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per chiedere il ritiro immediato della foto.

 Oggi stesso, continua Ardizzone, manderò una lettera formale di protesta al premier Gentiloni e  chiederò formalmente alla Presidenza del Consiglio dei ministri di ritirarlo. Alimentare i soliti stereotipi sui siciliani non giova a nessuno tanto meno ad un’Italia che intende ripartire.

Sui social network, inoltre, ci sono centinaia di post contro la trovata del Governo. Sono anche i semplici cittadini a voler esprimere il loro sdegno sulla vicenda. Su Twitter, ad esempio, un’utente commenta: ‘Imbarazzante, quando ignoranza ed interessi personali alimentano stupidi stereotipi’, mentre un altro ipotizza: ‘È uno scherzo, vero?’.

La vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Teresa Di Fresco parla, poi, di ‘stupidi e anacronistici stereotipi che sopravvivono grazie a ignoranza, comodità e molto probabilmente interessi di alcuni. Il gadget del mafioso con baffi, coppola e magari lupara è uno dei più venduti e,  evidentemente,  a qualcuno è utile dare o accettare una simile immagine di una Sicilia che ha combattuto e combatte questi che qui definisco ancora una volta semplicemente stereotipi’.

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