Fusione Espresso-La Stampa

 

Nasce un nuovo super polo dell’editoria italiana con la fusione tra il gruppo della Repubblica, l’Espresso, e Itedi, la controllata della Fiat con la Stampa e il Secolo XIX.Nell’operazione Fca esce dall’editoria e si concentra sull’auto. All’indomani dell’accordo in Borsa corre l’Espresso, soffre invece Rcs. Piazza Affari e tutte le Borse europee si avvicinano alla boa di metà giornata oscillando attorno alla parità, con un’intonazione generalmente positiva. L’attesa è soprattutto per la raffica dei dati macroeconomici statunitensi della giornata, tra i quali le richieste di disoccupazione delle 14.30 e gli ordini all’industria delle 16. A Milano (Ftse Mib +0,4%) sempre bene Carige (+8%), Mps (+4%), con Mediaset e Tenaris che crescono di oltre due punti percentuali. Positiva anche Fca (+1%) mentre cedono lusso e moda con Luxottica che perde circa il 4% con report su un calo degli obiettivi di crescita degli utili rispetto all’aumento delle vendite, Moncler invece cede il 2%, Ferragamo e Tod’s un punto percentuale. Nell’editoria sempre molto debole Rcs (-7%), positive Cairo (+1%) e Il Sole 24 Ore (+0,6%), mentre ha girato in calo del 3% l’Espresso. Tra i titoli a minore capitalizzazione, corre Zucchi (+13%) dopo l’omologa all’accordo di ristrutturazione del debito bancario. Il presidente del Sole 24 Ore Benito Benedini ribadisce in una nota che sono prive di fondamento, le notizie circolate relative ad ipotesi di aggregazione della società che rappresenta, con altre aziende editoriali. Tranquillizza poi, segnala la nota, tutti coloro che si stanno interessando con varie finalità alle sorti del bilancio del Sole 24 Ore: “I conti del Gruppo stanno tornando alla piena salute. Benedini interviene sull’ipotesi di aggregazioni del quotidiano di via Monte Rosa dopo alcune indiscrezioni di stampa in tal senso, all’indomani dell’alleanza tra l’Espresso e l’editrice della Stampa e del Secolo XIX. Rispetto all’andamento finanziario del gruppo, dopo anni difficili possiamo oggi anticipare in maniera preliminare e in attesa del consiglio di amministrazione di approvazione del bilancio consuntivo 2015, che prosegue il trend chiaramente positivo intrapreso negli ultimi tre anni. La strategia multimediale, editoriale ed aziendale ha generato una crescita significativa dei ricavi. E ha sostenuto l’incremento altrettanto significativo dei risultati da diffusione, raccolta pubblicitaria e formazione. Il margine operativo lordo, aggiunge il presidente del Gruppo 24 Ore, dopo svariati anni, prevediamo possa tornare positivo e anche analizzando l’andamento dell’assorbimento di cassa possiamo aspettarci un risultato 2015 quasi dimezzato rispetto all’esercizio precedente e comunque nettamente più basso da molti anni a questa parte. In altre parole, la gestione 2015 ha iniziato a generare cassa invece che bruciarla segnando un sensibile miglioramento del cash flow dell’attività operativa, ovvero, altro segno evidente di discontinuità rispetto al passato gestionale di questo Gruppo. Nel 2016, aggiunge, abbiamo previsto un ulteriore e sensibile miglioramento dell’ebitda e della posizione finanziaria netta”.
Nel settore della carta stampata quotidiana c’è un rischio occupazione a Genova, il rischio esiste ed è serio, dice il sindaco Marco Doria intervistato dalla tv ligure Primocanale commenta la fusione tra gruppo ‘La Stampa’ e ‘L’Espresso’, che a Genova crea la ‘sovrapposizione’ tra ‘Il Secolo XIX’ e ‘Il Lavoro’, l’edizione locale de ‘La Repubblica’. L’unica cosa su cui dobbiamo puntare è il fatto che nella fusione viene garantita, così è la dichiarazione, l’autonomia delle diverse testate all’interno del processo di concentrazione imprenditoriale. Nel mondo della carta stampata abbiamo visto un progressivo e inarrestabile processo di concentrazione delle testate o di scomparsa di testate storiche. Sono a favore di una grande pluralità dei mezzi d’informazione, è chiaro che non possiamo più limitarci a considerare il fenomeno dei mezzi di informazione guardando solo la carta stampata e il quotidiano classico. Ci sono anche le tv e il web. Il sistema dei media è molto cambiato. Il ‘pezzo’ della carta stampata era in crisi da tempo. Intanto c’è stato il via libera della Camera al ddl sul sostegno pubblico per il settore dell’editoria. Il testo, approvato con 292 sì, 113 no e 29 astenuti (Lega, Fdi e Al). Durante l’esame è stato approvato un emendamento del Movimento cinque stelle sul collegamento dei fondi alle copie vendute. Il testo ora dovrà essere esaminato dal Senato.  Per il calcolo del contributo alle testate da parte del fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione bisognerà prendere in considerazione anche una graduazione in funzione del numero di copie annue vendute, comunque non inferiore al 30% delle copie distribuite per la vendita, prevede un emendamento di M5S al secondo articolo del ddl editoria approvato dall’Aula della Camera che inserisce nel testo una percentuale delle copie vendute in base a quelle distribuite.

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