Fusione delle banche, si inizia con Unicredit?

Secondo gli esperti siamo ormai all’avvio dell’era della fusione delle grandi banche, un grande Risiko che vedrà muoversi sullo scacchiere alcuni dei principali players del settore.

 Il primo tentativo lo hanno fatto la Deutsche Bank e la Commerzbank in una trattativa tutta teutonica conclusasi con un nulla di fatto ormai ufficializzato dalle parti.

Proprio il fallimento delle trattative tra i due colossi tedeschi ha riacceso i riflettori su UniCredit, interessata a un processo di fusione con la Commerzbank. Se l’operazione dovesse concretizzarsi e andare in porto potrebbe iniziare un effetto domino che potrebbe coinvolgere anche altre banche italiane.

Al momento la notizia di una possibile trattativa è solo un’indiscrezione rilanciata da fonti decisamente accreditate. L’ipotesi non ha trovato conferme ufficiali ma la cosa non sorprende alla luce del fatto che si tratterebbe di un’operazione delicata e non di facile risoluzione. Da Intesa San Paolo a Banco BPM: gli effetti sul palcoscenico italiano Il primo istituto che potrebbe reagire è Intesa San Paolo, che dovrebbe reagire per rimanere appetibile al mercato e agli investitori stranieri. Nel grande effetto domino potrebbero rientrare anche UBI Banca e Banco BPM, due istituti avvantaggiati da una bassa valutazione ma da una buona posizione dal punto di vista geografico.

Il terremoto UniCredit potrebbe dunque risvegliare gli attori italiani che potrebbero trovare lo stimolo per un nuovo slancio verso l’esterno, uno scenario che potrebbe portare effetti positivi anche sull’economia italiana. 

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