In Francia, aumenta sempre di più il numero di segnalazioni delle protesi al seno difettose. Il numero è arrivato a 2.227, stando ai dati aggiornati fino al 31 marzo e diffusi dall’agenzia di sicurezza sanitaria Afssaps. Le protesi a rischio che, nel tempo, sono state impiantate a pazienti francesi sono 30.000 e il ministero della Sanità d’Oltralpe, a dicembre, aveva raccomandato a tutte le donne che le portano di farle rimuovere a scopo preventivo. Una misura seguita poi da diversi Paesi. Nel 43% dei casi, la rottura della protesi è avvenuta meno di 5 anni dopo l’intervento, il che denota un’usura molto rapida, inusuale, e conferma la cattiva qualità degli impianti riempiti di silicone industriale (non per uso medico) dannoso per i tessuti. In generale nell’81% dei casi la rottura si è prodotta comunque meno di otto anni dopo l’impianto. Le reazioni infiammatorie registrate sono state oltre 2.250 e, nella maggior parte dei casi (72%), le reazioni si sono prodotte senza la rottura della protesi. A fine marzo, inoltre, erano 3.935 le donne che si sono operate per togliere le protesi e nel 19% dei casi gli impianti sono risultati difettosi. I casi di cancro denunciati all’Afssaps dalle portatrici di protesi sono, ad oggi, 45.
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