Forza Italia torna unita per festeggiare l’assoluzione di Berlusconi

Pronto a ritornare di nuovo in campo per riprendere le redini del partito ed aprire, dopo le elezioni regionali, una fase nuova da cui possono derivare diversi sviluppi, a partire dal recuperare il legame con Matteo Renzi per ritornare a giocare una partita in prima linea su riforme e giustizia. Silvio Berlusconi si concede giusto mezz’ora di commozione e battute con i parlamentari di Fi ed i giovani azzurri che lo hanno accolto a palazzo Grazioli all’indomani della sentenza di assoluzione per il processo Ruby: “Mi avete fatto commuovere. Ringrazio tutti anche i giudici per il loro coraggio e la loro indipendenza”. Dopo i parlamentari azzurri infatti a via del Plebiscito l’ex capo di governo si dedica ad una riunione con i consiglieri più stretti come Gianni Letta i suoi legali Franco Coppi e Niccolò Ghedini. Di carne al fuoco ce n’è parecchia, a partire dal rimettere mano ai dossier accantonati nelle ultime settimane ed elaborare una nuova strategia. Berlusconi deve innanzitutto riassestare il partito. La vera rivoluzione è rinviata a dopo le regionali ma, per evitare il cappotto alle elezioni amministrative ed il sorpasso definitivo della Lega. Nel breve discorso tenuto nel parlamentino azzurro l’ex premier lancia un appello all’unità: “Solo tutti insieme possiamo vincere perchè i moderati in questo Paese sono sempre la maggioranza”. Senza citare nessuno il Cavaliere ha messo in chiaro che nessuno sarà cacciato da Forza Italia anche se il movimento ha bisogno di un profondo rinnovamento. Un avvertimento su cui però nessuno ha chiesto numi in una giornata che doveva servire solo a celebrare il ritorno in campo dell’ex capo del governo. E non è un caso che tutte le ‘anime’ azzurre siano accorse a palazzo Grazioli per festeggiare il Cavaliere, a partire dai fittiani per arrivare agli uomini vicini a Denis Verdini. Il senatore azzurro è stato tra i primi ad arrivare a via del Plebiscito e ai presenti non è sfuggito l’abbraccio con la tesoriera Mariarosaria Rossi con cui nell’ultimo periodo non sono certo mancati gli scontri. La tregua però è destinata a non durare perchè se è vero che la fotografia che veniva fuori da palazzo Grazioli era quella di un partito unito intorno al Cavaliere presto i nodi torneranno al pettine. Parliamo della gestione dei gruppi, di linea politica per arrivare alla richiesta di un rinnovamento della classe dirigente. E’ su questo che l’ex capo del governo lavorerà per arginare il più possibile il malumore interno. Parallelamente a questo, il Cavaliere riprenderà in mano la partita delle alleanze. L’obiettivo è quello recuperare nei sondaggi con una campagna a tamburo battente sui media e nelle regioni chiamate alle urne: “Adesso speriamo che gli italiani si accorgano di quello che ci hanno fatto e che si possa recuperare qualcosa”,è la mission consegnata allo stato maggiore del partito. L’intenzione insomma è quella di ‘usare’ la sentenza di assoluzione per rendere visibile il martirio a cui per cinque anni è stato sottoposto. Il tutto in attesa dell’arrivo del pronunciamento della corte europea sulla sentenza Mediaset: “La corte europea mi darà ragione, ho anche delle nuove carte per quanto riguarda i diritti tv che testimoniano come io non ho commesso nulla. Della partita giustizia farà parte anche il pressing per cambiare la legge Severino”. Un obiettivo dell’ex capo del governo, come fa capire anche suo fratello Paolo, anche lui a palazzo Grazioli per salutare il Cavaliere: “C’e’ un sindaco del Pd che sta facendo molto bene”, dice riferendosi a Renzi, “e comunque quella legge non vale solo per mio fratello”, con un riferimento diretto al caso di Vincenzo de Luca, candidato del Pd in Campania. Per tornare ad essere centrali però l’ex capo del governo ha bisogno di tornare a dialogare con Matteo Renzi. Una partita, spiegano dall’inner circle azzurro, a cui Berlusconi si dedicherà dopo le elezioni amministrative consapevole che con il ritorno delle riforme in Senato i voti azzurri saranno determinanti.

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