Il Consiglio nazionale di Forza Italia ha votato all’unanimità una modifica allo statuto del partito che prevede appunto l’elezione di 4 vicesegretari. Approvata inoltre una modifica statutaria che prevede il pugno di ferro contro i ‘morosi’ azzurri: chi non si mette in regola pagando la quota dovuta (900 euro al mese), decadrà dagli incarichi di partito. Una stretta che segue le parole di Paolo Berlusconi sulla necessità che il partito diventi autonomo finanziariamente pur potendo godere dell’appoggio della famiglia del fondatore.
Il Consiglio nazionale ha anche approvato il “documento di Paestum” nel quale si sottolinea che Forza Italia è un ”movimento chiaramente alternativo alla sinistra in Italia e in Europa”. Che è “parte integrante del centro-destra, una coalizione politica nella quale noi crediamo fino in fondo proprio perché è stata una grande intuizione del presidente Berlusconi.
Nel documento si specifica infine che il partito si muoverà sempre nel solco del Ppe: ”Fi è un movimento che rappresenta con orgoglio in Italia la maggiore famiglia politica europea, quella popolare e liberale del Ppe”. Il consiglio nazionale – ha commentato Antonio Tajani – ”ha approvato una serie di modifiche statutarie”, in vista degli ”appuntamenti importanti” che ci aspettano fino al Congresso nazionale del 24-25 febbraio. In particolare, nei congressi provinciali, ha annunciato, saranno eletti anche i delegati nazionale per le assise di fine febbraio. Le modifiche allo statuto, ha detto Tajani, assicurano ”una fase di grande democrazia”.