Forte nervosismo in Rai per Sigfrido Ranucci visto che l’ad Rossi metterà sotto tutela Report

Da lunedì prossimo la sede Rai di Viale Mazzini dovrà essere completamente vuota, si potrà entrare a prendere le ultime cose solo con l’autorizzazione della direzione. Nel palazzo inizieranno infatti i lavori per bonificare la struttura dall’amianto, i cui livelli sono notevolmente aumentati a dicembre (quando la rottura dell’impianto di condizionamento ha provocato l’allagamento di alcuni uffici), mettendo a rischio la salute dei lavoratori. Entro la fine del 2025, i 1300 dipendenti verranno trasferiti nell’ex sede Wind in via Alessandro Severo, in zona Eur, ma non ci staranno tutti (forse solo 800). Per il momento, e in attesa del trasloco, la maggior parte di loro è stata messa in smart working, i vertici sono stati trasferiti nella sede della radio in via Asiago,  in zona Prati, mentre la parte editoriale andrà poco più in là, in via Teulada. Qualcuno finirà anche a Saxa Rubra, lungo la via Flaminia che corre fuori Roma.

Ha poi molto rilievo la decisione dell’ad Giampaolo Rossi che vuole mettere sotto tutela i programmi, con ogni trasmissione inquadrata all’interno di una “struttura editoriale”, con a capo un “responsabile di struttura” che potrà intervenire sui contenuti giornalistici ed editoriali, che non potrà coincidere col conduttore, né col responsabile del programma e nemmeno col direttore di genere.

Rossi in cda ha sostenuto che «è una scelta di normale amministrazione» perché si è voluto solo «ripristinare la figura di capostruttura per i programmi che se sono rimasti senza», «un’anomalia che andava in qualche modo risolta». Una decisione che lui ha preso da solo perché «non era un passaggio formale da portare davanti al cda» trattandosi appunto di «scelte operative interne».

In molti hanno pensato a Report, dove Sigfrido Ranucci – che oltre a condurre è anche responsabile del programma nonché vicedirettore ad personam – rischia di trovarsi sotto a una nuova figura che potrà intervenire sui contenuti giornalistici, oltre al direttore degli approfondimenti Paolo Corsini. Ranucci vuole fermamente opporsi contro la circolare che però coinvolge anche altri direttori e vice in conduzione di programmi: Alberto Matano, Milo Infante, Francesco Giorgino e Monica Maggioni. La Rai, al momento è divisa in due con una parte che parla di un cappio alla libertà d’informazione e l’altra parte che getta acqua sul fuoco parlando di scelta assolutamente normale.

Sul fronte Vigilanza in Rai prosegue lo stallo tra maggioranza e opposizione sulla presidenza, col braccio di ferro su Simona Agnes, realtà che rende la Vigilanza bloccata, con la conseguenza che nemmeno si può convocare Rossi per capire qualcosa in più, davanti ai parlamentari, sul senso della circolare delle polemiche.

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