Santa Monica, killer spara in strada all’impazzata: 5 morti

Ancora sangue negli Stati Uniti. Un uomo ‘pesantemente armato’ ha sparato all’impazzata in diverse strade e in un college di Santa Monica, uccidendo 5 persone e ferendone almeno tre, una delle quali in condizioni disperate. Il killer è stato infine ucciso dalla polizia.

La strage è avvenuta a pochi chilometri di distanza dal luogo in cui il presidente Barack Obama era impegnato in un evento di raccolta fondi. “Siamo consapevoli dell’incidente e non sta avendo impatto sulla visita. E’ una questione della polizia locale”, ha fatto sapere un portavoce della sua sicurezza. Secondo la ricostruzione del capo della polizia di Santa Monica, Jacqueline Seabrooks, il killer, che non è  stato ancora identificato ma che aveva tra i 25 e i 35 anni, ha iniziato dando fuoco ad una abitazione, dove poi sono stati ritrovati i corpi di due persone, nella zona di Yorkshire Avenue. Da lì, si é poi  mosso a piedi e ha fermato un’auto di passaggio e, armi in pugno, se ne e’ impadronito. Nella fuga ha quindi iniziato a sparare sulle auto di passaggio, compreso un autobus e una volante della polizia, ferendo diverse persone, una delle quali, una donna, e’ poi morta dopo il ricovero in ospedale. A quel punto, vistosi braccato dalla polizia, l’uomo si e’  rifugiato nel Santa Monica College, a quell’ora affollato di studenti, in questo periodo impegnati negli esami di fine anno. Dopo aver sparato ad   un’altra donna, si e’ poi barricato nella biblioteca del college, dove in uno scontro a fuoco la polizia lo ha infine ucciso.

Polizia, potrebbe avere complici. Secondo Seabrooks, il killer avrebbe potuto avere dei complici nel suo piano omicida.” Non siamo sicuri a 100 per cento che abbia agito da solo”, ha detto aggiungendo che gli agenti hanno fermato anche una persona definita ”di interesse”, che attualmente viene interrogata. Alcune delle quattro vittime del killer, ha detto ancora il capo della polizia locale, probabilmente sono state uccise a caso. Uno degli studenti del college, Stephen Bell, era nella sua classe accanto alla biblioteca e ha detto di aver visto che una donna veniva colpita. La donna ha urlato ”Spari!”, ha raccontato Bell al Los Angeles Times. I ragazzi si sono allora immediatamente chiusi in classe e si sono  messi in terra sotto i banchi, e lui ha pensato: ”O mio Dio, come il liceo Columbine”, in Colorado, dove nel 1999 due studenti massacrarono a colpi d’arma da fuoco 13 persone, per poi suicidarsi.

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